«Amicizie Internet col controllo di mamma e papà»

«Amicizie Internet col controllo di mamma e papà»

Facebook, croce e delizia del Ventunesimo secolo.
Il presidente americano Barak Obama ha deciso di vietarlo alle due figlie. Molti altri genitori lo farebbero volentieri. Ma poi tornano sui propri passi, perché nel 2011 del più importante social network del mondo è quasi impossibile fare a meno.
Fra loro c'è la parlamentare Alessandra Mussolini, che se da una parte teme l'uso distorto del sito, dall'altra è consapevole che vietarlo ai ragazzi sia un'impresa quasi impossibile.
Cosa pensa della decisione di Obama?
«Le mie figlie hanno 16 e 14 anni. Anche io sono preoccupata dell'uso che possono fare dei social network, ma allo stesso tempo sono consapevole che alla loro età non potrei pretendere che si isolino dal mondo. Ormai per i ragazzi Facebook rappresenta una forma di comunicazione indispensabile».
Ma lei non ha paura delle conseguenza di un uso sbagliato dei social network?
«Certamente la preoccupazione c'è sempre, così come non manca mai il pericolo che un uso distorto di Facebook possa provocare conseguenze negative. Ma occorre imparare a convivere con le nuove tecnologie. E soprattutto con i propri figli, impostando con loro un rapporto improntato sul dialogo».
È quello che fa lei con le sue figlie?
«Certamente sì, io ho sempre avuto un rapporto molto aperto con loro. Credo che sia fondamentale conoscere a fondo i propri figli e parlare con loro. Così noi ci raccontiamo tutto, mentre demando a mio marito il compito di controllarle».
Secondo lei è quello che fanno la maggior parte dei genitori?
«Purtroppo no. E me ne rendo conto quando parlando con le amiche della mia figlia sedicenne scopro che sono terrorizzate dall'idea di parlare di sesso con i propri genitori. Io credo che questo sia sbagliato. Molto più che permettere ai propri ragazzi di utilizzare Facebook o qualunque altro social network».
Ma quindi alla fine lei promuove o boccia Facebook?
«Direi né una cosa né l'altra. Come ogni cosa, anche l'uso dei social netto va fatto nella giusta misura e in modo corretto.

Non me la sento di chiedere alle mie figlie, ormai adolescenti, di rinunciare a questa forma di comunicazione planetaria. Però allo stesso tempo non posso non capire Obama, che anche per il ruolo che riveste teme che un uso distorto di Facebook possa creare problemi alle sue ragazze».

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