Ammazza la madre e ferisce il padre per quattro soldi negati

Alessandra Vaccari

Verona «Correte, ho accoltellato mia madre». La voce di Luca Rabbi, 40 anni, è alterata, ansiosa. Ha appena sferrato quattro fendenti con tutta la rabbia e la follia che gli covavano dentro da chissà quanti anni. Luca, disoccupato, residente a Borghetto, frazione di Valeggio un luogo incantato attraversato dal Mincio, ha posto fine così alla vita della madre Adriana Quarini, 70 anni, la cui unica colpa è stata forse quella di averlo amato troppo.
È notte, mancano pochi minuti alle 2 quando nel silenzio dorato dell’antico casale di Borghetto si consuma la tragedia. È proprio questo figlio di buona famiglia, rampollo di una piccola dinastia imprenditoriale nel settore degli scavi, a sconvolgerne la pace secolare. L’unico barlume di lucidità affiora quando la madre, Adriana Quarini, 71 anni, giace ormai in un lago di sangue, massacrata da quattro coltellate al collo, al torace e alla schiena, e il padre, Bruno Rabbi, 73 anni, è immobilizzato col braccio ferito, colpito dai medesimi coltelli da cucina usati per uccidere la donna.
Una, due, tre, quattro coltellate vanno a segno, prima che il padre intervenga per difendere la moglie. Troppo tardi. Gli ultimi fendenti colpiscono Bruno Rabbi alle braccia, protese in un gesto di spontanea, disperata ma inutile protezione. Dopodiché, come ripresosi dai suoi fantasmi assassini, Luca torna in sé, chiama il 112 e si allontana nei campi, cercando una fuga impossibile.
Quando i carabinieri entrano in casa la scena è drammatica. I due coniugi sono in un lago di sangue, il marito non è grave la donna rantola. La speranza dura pochi minuti. Morirà durante la corsa all’ospedale. Ma in quei tagli l'imprenditore legge già la fine della sua famiglia, della sua vita, distrutte dalla pazzia del figlio.
Quanto all’omicida, i carabinieri non ci mettono molto a catturarlo. Mezz’ora, più o meno. Quanto basta per fare una ricognizione nei dintorni e scovare questo quarantenne che sta tentando una fuga improbabile, con addosso un paio di bermuda sporchi del sangue dei genitori. Scatta immediatamente l’arresto con le accuse di omicidio volontario e tentato omicidio. Restano da capire i motivi di questo assurdo gesto. Quando il capitano Mario Marino gli ha chiesto il perché lui ha risposto: «Perché non è morta? Allora dagliele tu altre coltellate. Finiscila». Proprio lei, la donna che forse per proteggerlo, forse per troppo amore lo seguiva in tutto, pretendeva di organizzargli la vita al punto di iscriversi assieme a lui a un club per alcolisti, lei che non beveva affatto. Luca Rabbi incensurato, con la bottiglia aveva seri problemi.
I carabinieri hanno sentito il padre e Giorgio Rabbi, 46 anni, l’altro figlio che, a differenza di Luca, riveste un ruolo di primo piano nell’impresa di famiglia.

Nessuno ha però fornito agli inquirenti particolari sufficienti a spiegare tutto questo sangue. Pare che la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo di tensioni sia stata l’ennesima richiesta di denaro fatta alla madre. Al rifiuto della donna, si è scatenata la furia.

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