Anche i compagni fanno verde l’assessore

Roberta Bottino

«L'erba del vicino è sempre più verde», peccato che questo detto sia particolarmente indicato per Genova e per i suoi giardini, che del colore della speranza hanno un pallido ricordo. Un verde tendente al grigio domina tra i parchi pubblici del capoluogo ligure, e questo colore di profondo degrado è sotto gli occhi di tutti. Persino alcuni consiglieri di maggioranza accusano la civica amministrazione, e in particolar modo l'assessorato all'Ambiente, di essere da troppo tempo «passivi» per quel che concerne il verde. «Lo stato in cui versa ad esempio Villetta Dinegro è scandaloso - accusa Salvatore Ottavio Cosma dell'Udeur -, e pensare che proprio in quel parco è nata la prima scuola di botanica di Genova. Non si può assistere passivamente a questo scandalo». A puntare il dito contro l'assessore all'Ambiente Luca Dallorto anche il consigliere azzurro Guido Grillo. «Assistiamo da anni ad un degrado totale - dice -. Il sindaco aveva promesso progetti nuovi di manutenzione che non ci sono mai stati sottoposti. Chiediamo che venga convocata una commissione sul verde proprio per discutere su questo grave problema. È assurdo che Genova sia la città che ospita Euroflora, e poi, i suoi parchi versino in condizioni disastrose».
L'assessore all'ambiente però, continua a difendere con «rastrello e cesoie» l'operato del suo assessorato. «Siamo stati tutt'altro che passivi in questi anni - afferma Luca Dallorto -. Però tengo a ricordare che dieci anni fa avevamo quattrocento giardinieri e ora ne abbiamo solamente ottanta. Era ed è una situazione difficile quella legata al verde pubblico. Avevamo in passato due possibilità: gettare la spugna, o lanciare un appello alla città. Fortunatamente i vari progetti di adozione da parte dei cittadini degli spazi verdi hanno, col tempo, avuto successo. Siamo ancora in sofferenza sul versante dei privati che purtroppo sono ancora pochi. Per questo motivo partiremo a breve con una campagna di promozione affinchè si possa investire sul verde. Speriamo che uno sponsor ci aiuti a recuperare i parchi cittadini che sono maggiormente in difficoltà». Insomma, il Comune ha bisogno per ridonare un po' di verde al grigio della città di uno sponsor, o forse, sarebbe più provvidenziale un intervento divino, perché è chiaro che Tursi non ha il «pollice verde».

Le promesse dalla sala rossa sono le sole che continuino a «sbocciare». «Entro fine giugno - conclude Dallorto -, porterò in Giunta un piano di manutenzione straordinaria del verde cittadino». Finchè c'è «verde» c'è speranza.

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