Anche i vigili tra i furbetti del permessino

I furbetti del permessino non sono poi così furbi. Sì, perché ci avevano preso gusto a infilarsi con l’auto in centro a Verona e a parcheggiarla nelle piazzole riservate ai disabili, quelle delimitate dalle strisce gialle, senza averne diritto. Poi i vigili, probabilmente su indicazione dell’amministrazione leghista guidata da Tosi, hanno deciso di tirare le reti in quella che chiamano la tonnara, vale a dire la zona centralissima della città, quella in cui trovare un posto libero è impossibile, tranne che sulle strisce gialle. Una di queste vie, neanche a farlo apposta, si chiama via dei Mutilati. E i furbetti hanno abboccato.
Nell'ottobre dell’anno scorso è partita l’operazione «Il ritorno dei furbetti», che in solo otto mesi ha portato al ritiro di 89 pass. Restando ai numeri, oltre alla sanzione più grave (il ritiro del pass, appunto), sono state date altre 376 contravvenzioni, col corredo di 65 rimozioni forzate. La genialità dei furbetti si era prodotta in alcune acrobazie burocratiche mica da poco. Tipo la fabbricazione di un permesso taroccato, riprodotto tale e quale a quello in vigore ma, ovviamente, falso. I più cinici hanno avuto l’accorgimento di conservare il pass del parente deceduto e proseguire nell’utilizzo di quel talloncino così comodo per affrontare l’attraversamento del centro storico.
Facile che l’assessore alla Mobilità di Verona, Enrico Corsi, si sia ispirato al vicesindaco leghista di Chioggia, Sandro Todaro, che alla fine dell’anno scorso, per combattere il medesimo fenomeno dei furbetti del permessino, aveva addirittura proposto di mettere una taglia sui trasgressori beccati in flagranza di reato. Da gennaio, comunque, a Chioggia tutti i veicoli autorizzati sono stati dotati di un adesivo particolare, un oleogramma impossibile da taroccare.
Da questo punto di vista, a Verona sono stati beccati 14 falsari. «Il controllo è stato molto accurato - ha spiegato il comandante della polizia municipale, Luigi Altamura -. Abbiamo disposto alcuni pedinamenti e utilizzato le telecamere. Alla fine abbiamo scoperto che c’erano intestatari di permesso bloccati da un paio di anni in casa di cura e che i familiari continuavano ad utilizzare il permesso».


Tutto inqualificabile, ma a polemizzare coi vigili di Verona ha provveduto Giampaolo Beschin, consigliere comunale dell’Udc, che ha diffuso alcune foto che mostravano un auto dei vigili parcheggiata proprio nelle piazzole riservate agli invalidi. Immediata la replica della polizia municipale: «Era un intervento d’urgenza e poi il codice della strada consente ai vigili di parcheggiare dovunque». E, in ogni caso, chi andrebbe a far loro la multa?

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