Anche le miss fanno «campagna elettorale»

nostro inviato a Salsomaggiore

Una «campagna elettorale» così Eliana Chiavetta, l’unica palermitana delle otto siciliane in gara per la finale di Miss Italia, proprio non se l’aspettava. Per lei una mobilitazione stile «vota Antonio La Trippa!» con tanto di manifesti attaccati al muro e altoparlante montato sulle auto con cui si invitava la popolazione a «votare per la nostra bella concittadina». Stesso messaggio anche sui poster ingentiliti dalla grazia di Eliana in costume da bagno e dallo slogan programmatico: «Tutta Palermo con Eliana. Con il tuo telefono sostieni Miss Sicilia, numero 20». «Non sapevo niente di questa iniziativa e nemmeno i miei genitori, che sono qui a Salsomaggiore - dice Eliana -. Speriamo che l’affetto di questi sponsor improvvisati mi porti fortuna».
Fanno tutto in casa, invece, per un’altra siciliana: Grazia Cipriani, Miss Deborah Sicilia, numero 90. Per nulla impressionato dalla cabala, il papà Alfio - farmacista ad Acireale - non ha avuto la minima «paura» di comprare uno spazio pubblicitario sul quotidiano La Sicilia per incitare gli spasimanti della figlia a inviare quanti più sms possibili al numero 48444 oppure a chiamare in massa l’16477. Il signor Alfio difende il suo spot domestico: «Beh, in fondo, indossare la corona di Miss Italia è un investimento non da poco tra sponsor, serate, impegni vari. E poi, promuovere la bellezza attraverso un mezzo che, fino a ieri, era appannaggio di aspiranti onorevoli, sindaci e assessori, non è un’idea così malvagia». E magari, commentava ieri La Sicilia in prima pagina «potrebbe servire da invito agli Antonio La Trippa di varia estrazione politica, per le prossime elezioni, a mettersi in posa con un po’ più di naturalezza. E un po’ di... Grazia».
La prima delle due modelle «pubblicizzate», Eliana Chiavetta, ha 19 anni e vorrebbe seguire le orme di Cristina Chiabotto e presentare Le Iene. Grazia Cipriani, 24 anni, studia per diventare farmacista (la farmacia ce l’ha già papà, ndr).
Ma non sempre mettersi in mostra porta bene. Ne sa qualcosa Miss Deborah per il Friuli Venezia Giulia, Helen Scopel, che l’altro ieri è stata eliminata dopo il confronto a due con la brindisina Sabrina Di Vico, Miss Wella Puglia. E a decretare l’eliminazione è stato il televoto. La concorrente bellunese aveva fatto il suo appello trovando l’immediato sostegno nell’applauso delle altre concorrenti delle regioni settentrionali, al momento della presentazione. La richiesta di aiuto lanciata dopo aver preso atto che, fino ad allora, le concorrenti del sud stavano sopravanzando quelle delle regioni del nord: «Faccio appello agli italiani perché ci votino - aveva detto la Scopel -, quelle del sud ci stanno massacrando». Risultato: eliminata.
Neanche autoappiopparsi un soprannome «simpatico» è una garanzia di successo: ribattezzarsi «Chiappette d’oro» non le è bastato infatti per superare il turno. Era evidentemente segnato il destino di Valentina Oddi nella corsa verso il titolo di Miss Italia.

Era una delle due riserve ed era entrata in gara solo l’altroieri grazie alla rinuncia di una delle concorrenti che avevano conquistato l’accesso alle serate finali del concorso. Ma l’improvviso colpo di fortuna si è fermato lì. Altro che «Chiappette d’oro».

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