In «andreAndrea» in scena emozione e disincanto

Al Teatro in Scatola la versione italiana di Death and Dancing con Anastasia Astolfi ed Emanuele Maria Basso

Andrea, una ragazza bisessuale e Andrea, un ragazzo gay. Insieme in un crudele e appassionato ping-pong dove si parla compulsivamente di sesso e condizionamenti e dove si esplicitano numerose convenzioni attuali per poi «farle a pezzi».
È «andreAndrea» lo spettacolo teatrale in scena dal 15 al 20 marzo 2011 al Teatro in Scatola, in Lungotevere degli Artigiani 12-14. In «andreAndrea», la cui regia è curata da Anastasia Astolfi, c'è un intenso e elettrizzante viaggio verso la riconquista di una interiorità più «autentica». Il tutto al di là di ogni diversità sessuale, superando gli schemi ed i modelli di una società, quella contemporanea, incentrata soprattutto sui compromessi, nonché su una morale della «normalità» tout court.
In «andreAndrea» (versione italiana di Death and Dancing scritta da Claire Dowie, una tra le più rappresentative esponenti della stand-up comedy inglese) c'è l'emozione ma anche il disincanto.


Arrabbiato e amorevole, l'incontro di Andrea e Andrea, i due protagonisti interpretati da Anastasia Astolfi e Emanuele Maria Basso in una Londra anni '80, trascina gli spettatori dentro un'avventura umana, di tutti i giorni, che fa connettere osservazioni diverse e ironie pungenti contro tutte le ipocrisie.

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