Vengono dal Libano, dall'Iraq e dalla striscia di Gaza. Hanno pochi anni alle spalle e una vita già provata dalla malattia, con un destino segnato se non fosse per la solidarietà e la cooperazione internazionale. Invece grazie al lavoro della onlus Angels (www.loveangels.it) possono accedere in Italia a cure mediche indispensabili, ma impossibili nei loro paesi che sono in guerra o non hanno centri ospedalieri idonei alla cura.
Sono Bayan, Hiba e Mohaa't. La prima bimba ha due anni ed è stata portata in Italia perché affetta da una grave forma di talassemia. Dopo il trapianto di midollo avvenuto presso il Policlinico Tor Vergata è stata dichiarata fuori pericolo. La sue è una storia di solidarietà internazionale e di collaborazione tra pubblico e privato, attraverso le sinergie di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero degli Esteri, della Difesa e della onlus Angels. Ma è soprattutto la storia di un grande amore fraterno: a donarle il midollo il piccolo Mohammed, di 9 anni, unico donatore compatibile della famiglia, giunta a Roma il 7 ottobre scorso con un volo dell'Aeronautica autorizzato dal Ministro della Difesa Ignazio La Russa, il quale ha ospitato la famiglia presso una struttura militare nel corso della permanenza in Italia. Dopo l'intervento Mohammed ha chiesto di conoscere i calciatori italiani, di cui è appassionato. Così Angels ha organizzato la visita presso giocatori della Lazio e ha potuto incontrare il suo idolo Francesco Totti.
L'impegno della onlus, attraverso la sua portavoce Benedetta Paravia, è continuo: lunedì sono arrivati altri due bambini con un tumore al fegato e una grave cardiopatia, mentre il 28 novembre scorso dal Marocco è giunta Fatima, una cardiopatica di 38 anni, attualmente ricoverata al Policlinico Umberto I.
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