Animaloidi e risse, in tv tutto come prima

Dai coloriti neologismi di Mughini ai litigi in diretta degli onorevoli Cento e Carlucci

In platea fischiano Mughini e Piccinini esulta: «Bene, vuol dire che è tornata la normalità». Presentando gli ospiti, usa qualche decibel in meno rispetto al solito il compìto conduttore di Controcampo-Ultimo minuto. E per la prima volta nella storia Sandrino il gessato non apre il programma avvertendo: «Mostreremo molti errori arbitrali». Poi ridacchia sventolando l’agghiacciante immagine di un lacrimogeno che entra nello stadio vuoto di Bergamo. Il Mughini bifronte prima assale il tifoso interista Ale con la consueta manfrina da ultrà juventino: «State giocando un campionato senza avversari», poi si leva in uno dei suoi voli pindarici acchiappa-applausi per biasimare gli «animaloidi» della curva che a Roma nel minuto di silenzio hanno fischiato dando le terga al campo.
È vero, è tornata la normalità. Lo si vede nel pomeriggio dalle dirette Sky, con Galliani e figlio che si alzano in piedi all’unisono e sbraitano contro Rosetti, reo di non aver concesso una punizione al Milan per fallo su Kakà, mentre a Roma l’espulso Couto travolge vistosamente Trefoloni con sonori, ripetuti vaf. «Una gragnuola di insulti assolutamente inutili all’arbitro» diranno poco dopo a Domenica stadio di Italia 1, dimenticando tuttavia di elencare gli insulti utili. Ma soprattutto si vede a Buona Domenica, dove Luciano Moggi, ha tempo (troppo) e modo (idem) di rifare la vittima, senza che Paoletta Assolutamente Perego osi intervenire. Basta, trovategli un posto da qualche parte.
Figurarsi le gazzarre sulle cosiddette reti minori, avanti imperterrite a frastuon di polemiche. Il milanistissimo Bacci da San Siro urla come un matto contro Ronaldo: «Ha lasciato attaccare il Livorno», beccandosi un metaforico calcione dall’interista a vita Evaristo Beccalossi nello studio di Telelombardia: «Gino, è quarant’anni che segui il calcio». Tradotto: non capisci un tubo.
Saltando a Raiuno, in un’intervista trasmessa dall’Arena, seconda imperdibile tranche di Domenica In, un tifoso sudista butta lì un petardo: «Se la polizia non avrebbe buttato i lacrimogeni...». In studio gli onorevoli, almeno di nome, Paolo Cento e Gabriella Carlucci litigano di brutto strepitando manco fossero a Montecitorio. Il fotografo, nonché tuttologo, Oliviero Toscani indicando la Carlucci: «La violenza nasce così. Questi ragazzi hanno esattamente queste mamme e questi papà». Poi s’improvvisa filosofo: «Lo stadio è come le latrine, dagli stadi puoi giudicare una nazione. E noi abbiamo i peggiori stadi d’Europa». E sulla scritta «Quali modelli per i giovani?» entra nientepopodimenoche Roberta Beta del Grande Fratello. Dieci minuti ed ecco un’altra scritta: «Trasmissioni sportive sotto accusa?».

Toscani si riscatena: «Voi donne della televisione mi fate ridere, siete tutte rifatte. Quindi fate violenza». Un parallelo che non fa una piega. Eppure Alba Parietti lo gela con un tocco raffinato dei suoi: «Ma non diciamo fesserie». Sipario. E complimenti a tutti.

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