"Case di pregio ad affitti bassi". Anche Marotta tra gli inquilini del Trivulzio

Il presidente dell'Inter tra i nomi degli inquilini a canone "stracciato" negli immobili del Pio Albergo Trivulzio

"Case di pregio ad affitti bassi". Anche Marotta tra gli inquilini del Trivulzio
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Immobili in zone di gran pregio dati in affitto a manager o professionisti a canoni "stracciati". O comunque ritenuti molto al di sotto del loro valore di mercato. L'anomala situazione emerge da un approfondimento sui nomi di alcuni beneficiari di immobili del Pio Albergo Trivulzio (Pat), storico ente socio-assistenziale proprietario di vasto patrimonio immobiliare tra Milano e l'hinterland. Patrimonio che ora, secondo l'indicazione del commissario Francesco Paolo Tronca, dovrebbe confluire in un fondo con Invimit.

Tra i 1.248 alloggi del Pat ci sarebbero per l'appunto situazioni in cui gli inquilini pagherebbero affitti fuori mercato. Ma al ribasso. Secondo quanto riporta Repubblica, nei documenti visionati ci sarebbe - tra gli altri - anche il nome di Beppe Marotta. Il presidente dell'Inter - scrive il quotidiano - per un appartamento di 120 metri quadrati nel cuore di Brera paga un canone annuo di 19mila euro (circa 1600 euro al mese), mentre secondo l'Osservatorio del Mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate l'affitto dovrebbe essere di almeno 42mila euro. Analogamente, Pier Filippo Giuggioli, presidente provinciale dell’Unione dei piccoli proprietari, pagherebbe invece un canone di 32.500 euro annui per un appartamento di oltre 200 metri quadrati in Brera, che sempre secondo l'Osservatorio dovrebbe costarne almeno 72mila. "Ma ne ho spesi 210mila per sistemarlo: non aveva nemmeno il bagno", ha però spiegato il professionista al Corriere della Sera.

Il nome di Giuggioli, come scrive e ricostruisce Repubblica, era già comparso anche negli elenchi degli inquilini del Pat all’epoca di un altro caso di affitti a prezzi di favore, nel 2011. A pochi passi da Brera, poi, Matteo Mangia, figlio del noto avvocato Rocco Mangia risulta intestatario di un contratto di affitto per circa 160 metri quadrati per cui paga un canone di 13.600 euro, mentre secondo l’Agenzia delle Entrate il canone di mercato dovrebbe essere di oltre 54 mila. Negli elenchi, riporta il Corriere, figurerebbero anche l'architetto Daniela Volpi, ex presidente dell'Ordine degli Architetti, l'attrice Gaia Bermani Amaral, l'odontoiatra Massimo Simion. Non mancano alcune società o imprese, come l'osteria Perbellini in via della Moscova. Altri spazi sono invece affidati alla piattaforma di affitti Dovevivo.

"Alcuni contratti sono stati fatti ad personam, è evidente: case di assoluto pregio vengono pagate 5mila euro l'anno, 400 euro al mese. Secondo una valutazione fatta da una struttura dell’Agenzia del Territorio ci sono canoni che sono la metà, un terzo, un quarto, un quinto e perfino un decimo di quello che dovrebbero essere. Sono dati, non aggiungo valutazioni. Ma nei lasciti di chi ha donato gli immobili al Trivulzio c’è scritto che questi debbono essere utilizzati con il fine del sostegno dell’attività svolta dal Pat", ha affermato il commissario straordinario Paolo Tronca, senza però fare nomi. La questione emerge mentre nel bilancio del Pat risultano ancora 3,7 milioni di canoni non pagati.

Ora spunta l progetto di affidare il patrimonio immobiliare alla società pubblica Invimit proprio per rimettere in sesto i conti e far fruttare meglio quel tesoretto di case che oggi nel 30% dei casi è sfitto e in molte altre situazioni rende meno del dovuto.

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