Si è aperta ieri (foto sopra) la 61ma edizione di Bologna Children's Book Fair, rovinata proprio in apertura, durante i saluti del Sindaco della città, dalla breve contestazione di due attivisti asiatici che hanno gridato «Stop al genocidio» e «Palestina libera». La fiera, nei padiglioni di BolognaFiere, ospiterà fino a giovedì 11 aprile 1.500 espositori da circa 100 Paesi e regioni del mondo (tra i nuovi ingressi: Angola, Bielorussia, Benin, Bolivia, Camerun, Colombia, Lussemburgo, Mauritius, Principato di Monaco, Moldavia, Paraguay, Filippine, Repubblica Togolese e Uganda) insieme a nuove iniziative di approfondimento e sostegno all'industria editoriale mondiale. La Slovenia è il Paese Ospite d'Onore. All'inaugurazione della fiera ieri c'è stato anche un saluto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in diretta video dal Quirinale. «Il valore del libro va molto oltre il processo di ideazione, produzione e posa in commercio, perché il libro è strumento irrinunciabile di sapere e di crescita. Una fonte di valori, di speranze, di sogni», ha detto Mattarella. «È importante - ha aggiunto - che anche i bambini si appassionino alla lettura e trovino familiarità con i libri, imparando a conoscere, discutere, rispettare, condividere, iniziando a esercitare la critica e il giudizio. Gli editori in generale e quelli per ragazzi in particolare sono portatori di una grande responsabilità nella formazione dei cittadini.
Vanno quindi incoraggiate le iniziative, le sinergie per giungere a una vera alleanza per la lettura tra il mondo dei libri, le famiglie, la scuola, i media, le biblioteche, le nuove tecnologie che, correttamente utilizzate, possono diventare strumenti di diffusione e promozione della lettura e della cultura». Il mercato dei libri per bambini e ragazzi - lo ricordiamo - è cresciuto rispetto al 2022, è un dato positivo che fa ben sperare.
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