Lo storico e linguista britannico Donald Wiseman, il più autorevole degli archeologi specializzato in luoghi biblici, è morto a Londra all'età di 91 anni. Studioso delle lingue e dell'archeologia del Medio Oriente, assirologo di fama internazionale, sostenuto dalle sue profonde convinzioni cristiane Wiseman approfondì i collegamenti tra le scoperte archeologiche e l'Antico Testamento. L'annuncio della scomparsa è stato pubblicato dalla stampa londinese a funerali avvenuti.
Nel 1979, invitato dal governo iracheno a un congresso archeologico, Wiseman dimostrò che i «giardini pensili» di Babilonia, una delle sette meraviglie del mondo antico, non si trovavano dove erano stati collocati tradizionalmente, ma più a ovest, lungo il fiume Eufrate, dove erano stati scoperti i resti di una possente torre.
Professore emerito di assirologia all'Università di Londra, Wiseman pubblicò nel 1958 il libro «Illustrazioni dalla archeologia biblica», da cui poi fu tratto anche un programma divulgativo della Bbc. Con il saggio intitolato «Conferme archeologiche dell'Antico Testamento» esaminò i racconti biblici del diluvio universale e della costruzione della Torre di Babele mettendo in luce le possibili conferme che ne derivavano dalle evidenze archeologiche; pose poi particolare attenzione alle analogie narrative tra i capitoli 6-9 della Genesi e il poema epico babilonese di Gilgamesh. Insomma, è stato per la Bibbia un po' quello che fu Heinrich Schliemann per l'Iliade e come l'archeologo tedesco fu un grande «verificatore di miti».
Direttore di scavi in Iraq, Turchia e Israele, Donald Wiseman è stato uno dei maggiori studiosi dei testi cuneiformi e della storia dell'Assiria e di Babilonia. In parallelo ha scritto numerosi commenti ai principali libri biblici dell'Antico Testamento come «Nuove scoperte a Babilonia sulla Genesi» e «La Creazione rivelata in sei giorni», con i quali cercò di conciliare il racconto biblico della creazione della Terra con le teorie evoluzionistiche. Tra le sue opere tradotte in italiano figura anche «Fotoguida della Bibbia», pubblicato dalle Edizioni Dehoniane di Bologna.
Specializzatosi in ebraico e in lingue accadiche (assiro e babilonese) a Oxford, agli inizi della carriera accademica per quattro anni lavorò al dipartimento di antichità egiziane ed assire del British Museum di Londra, dedicandosi a decifrare le tavolette cuneiforme scavate da Leonard Woolley nel sito di Alalakh in Siria, di cui poi dette conto nel libro «Le tavolette di Alalakh» (1953).
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