Area archeologica Bertolaso si dimette da commissario

Dopo giorni e giorni in cui mezze conferme e smentite si sono susseguite, è arrivata la decisione ufficiale. Con una nota inviata ieri al ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi, Guido Bertolaso ha confermato la sua intenzione di rinunciare, «con grande rammarico», all’incarico di Commissario delegato per le aree archeologiche di Roma.
La scelta, che sembrava a molti obbligata, è giunta proprio quando si sperava invece che «l’uomo delle emergenze» avesse oramai deciso di restare.
«Il tragico evento che ha colpito l’Abruzzo il 6 aprile scorso - ha spiegato ieri il capo del Dipartimento della protezione civile - impone la mia personale dedizione al gravoso compito di assistenza alla popolazione coinvolta dalla calamità e al ripristino, quanto più celere possibile, della civile convivenza. Tutto ciò, non è compatibile con l’impegno richiesto dalla funzione di Commissario delegato per le aree archeologiche di Roma e provincia che il presidente del Consiglio dei Ministri ha ritenuto di assegnarmi».
Naturalmente Bertolaso ha precisato che continuerà comunque a offrire la sua assistenza e la personale collaborazione per fronteggiare al meglio la situazione delle aree archeologiche.
«Un gesto nobile, che dimostra altissimo senso di responsabilità istituzionale - ha commentato il ministro Bondi -. Parlerò al più presto con il premier Berlusconi, con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, il Sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Maria Giro, e il sindaco Gianni Alemanno per individuare il prima possibile, anche con l’aiuto dello stesso dottor Bertolaso, una figura che possa adempiere al delicato compito di fare tornare l’area archeologica al suo splendore. Desidero esprimere a nome del Governo la mia gratitudine a Bertolaso per il lavoro finora intrapreso».
Giro, che ha ricorda di aver segnalato il problema già nei giorni scorsi, ha invitato a cercare una soluzione altrettanto valida e efficace, d’intesa anche con il presidente del Lazio Piero Marrazzo. «Occorre andare avanti - ha detto convinto -. In questi giorni, il soprintendente Bottini già lavorava con la protezione civile per sviluppare progetti condivisi e credo che questo lavoro non possa fermarsi come lo stesso Bertolaso nella lettera conferma. Fin da ora chiediamo per questo obiettivo la collaborazione della Regione Lazio, anche alla luce delle considerazioni nette e precise rese proprio da Bertolaso nella sua lettera».
Del tutto sorpreso dalla novità, il soprintendente archeologico di Roma Angelo Bottini, che si è augurato possa comunque continuare la collaborazione con la protezione civile. «Massima comprensione per Bertolaso - ha dichiarato Bottini - le sue ragioni sono evidenti, il terremoto dell’Aquila ha cambiato il quadro della situazione.

Auspico però che sia una decisione che riguarda la gravosità dell’impegno personale e lasci intatta la possibilità di un appoggio della protezione civile ai programmi per Roma». «Sarebbe un vero peccato - ha concluso - se non si potesse continuare un’esperienza che era cominciata bene e aveva iniziato a dare i suoi frutti».

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