Armiamoci e Di Pietro

Basta parlare di Antonio: parliamo di suo figlio Cristiano, che sta crescendo bene. Lo psicodramma è noto: il ragazzo, consigliere provinciale a Campobasso, è stato indagato a Napoli e suo padre aveva annunciato che non gli avrebbe fatto sconti. Poi, in pratica, se ne sono fregati e il ragazzo si è dimesso solamente dal partito: e sai a noi che ce ne frega, visto che ha mantenuto la carica di consigliere e continua a beccarsi lo stipendio. Adesso poi c’è primapaginamolise.it, un gruppo editoriale capitanato da un venticinquenne, che ha fatto notare un’altra coerenza del nostro: Cristiano Di Pietro, consigliere in Provincia, vuole abolire la Provincia. Sì: «Aboliamo le Province e dimostriamo coerenza», ha detto. Al che primapaginamolise ha commentato: «Bel colpo, se non fosse che è seduto su una poltrona provinciale perché figlio di Antonio Di Pietro. Sarebbe molto serio e credibile si dimettesse».

Non l’avesse mai scritto: «Lei offende tutti quei cittadini che mi hanno eletto», ha risposto Cristiano, forse pensando che se si fosse chiamato Brambilla l’avrebbero eletto lo stesso.

È riuscito anche ad aggiungere che «Non sono legato alla mia poltrona come molti politici italiani». Testuale. Cioè: dice che gli indagati devono lasciare la carica, e lui l’ha tenuta. Dice che bisogna abolire le Province, ed è consigliere provinciale. Io li farei studiare da qualche scienziato, i Di Pietro.

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