Arriva il nido «a ore»:

Un asilo nido flessibile, pensato per le famiglie che hanno bisogno di far seguire i bambini solo per poche ore e pochi giorni alla settimana. A Milano è già una realtà: ospita 19 piccoli, che nella nuovissima sede di via delle Forze Armate giocano e imparano grazie al sostegno di quattro educatrici specializzate nella cura dei bimbi da zero a tre anni. La struttura - a metà strada fra asilo e ludoteca - è stata inaugurata dall'assessore comunale ai Servizi sociali, Mariolina Moioli. Una data non casuale, che anticipa di pochi giorni la Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia, in programma domani. «Il centro prima infanzia è stato pensato per le famiglie che hanno bisogno di lasciare i propri bambini solo poche ore e qualche giorno alla settimana - spiega l'assessore -. È un luogo di gioco estremamente flessibile, dove i piccoli possono restare da soli oppure essere accompagnati dai genitori o da altri adulti di riferimento». Esiste un unico limite: ogni bambino può essere seguito per massimo quattro ore al giorno e per quattro giorni alla settimana.
«La struttura risponde ai bisogni di quelle mamme che per esempio lavorano part time e quindi non hanno bisogno di lasciare i propri figli in un asilo nido vero e proprio - continua la Moioli -. I piccoli possono venire la mattina o il pomeriggio. E anche saltuariamente». Per questo non esistono vincoli di retta, ma solo un'iscrizione annuale di 52 euro. Ai quali vanno aggiunti cento euro al mese, se si intende usufruire del servizio con regolarità ovvero per quattro giorni alla settimana, oppure otto euro al giorno, se l'utilizzo è saltuario. Il centro è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18, con una pausa dalle 13 alle 14. In via sperimentale è previsto, qualche volta, il funzionamento anche il sabato e la domenica. Nel corso dell'inaugurazione c'è stato anche il tempo per una premiazione molto speciale. Otto ragazzi delle scuole superiori - quattro italiani e quattro stranieri - hanno ricevuto una borsa di studio di 200 euro. «Questi studenti si sono distinti per la bravura dimostrata in classe - afferma l'assessore -. I fondi sono stati raccolti nel corso di una mostra di pittura organizzata dall'associazione umanitaria Tuttiartisti. Abbiamo deciso di destinarli a questi ragazzi che potranno utilizzarli per seguire le attività culturali che preferiscono». Ancora un passo avanti verso l'integrazione e l'affermazione del diritto allo studio, dunque, ottenuto anche grazie al potenziamento dei servizi sociali di Palazzo Marino. I risultati sono incoraggianti. Nei primi sei mesi del 2008 il Comune ha già preso in carico 9.635 ragazzi bisognosi. In tutto il 2007 gli interventi erano stati 8.843.

Erogati quasi in ugual misura a italiani e stranieri, soprattutto per garantire il sostegno economico. Su una popolazione minorenne che conta in totale 206.068 giovani residenti, sono 5.518 i ragazzi italiani seguiti dai servizi sociali e 4.117 gli immigrati.

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