Arte, rap e animali per reinserire gli adolescenti "Hikikomori"

Cresce l'emergenza dei ragazzi che si isolano dal mondo. Per aiutarli percorsi personalizzati con pet therapy e musica

Arte, rap e animali per reinserire gli adolescenti "Hikikomori"
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Si chiama «ritiro sociale» o «sindrome di Hikikomori», è il fenomeno degli adolescenti che si chiudono in casa e si isolano dal resto del mondo. Pandemia, lokdown e invasività dei social hanno negli ultimi anni aggravato il problema, che spesso si accompagna a un disagio psichico o psicologico. Per aiutarli e sostenerli, e affiancare le loro famiglie, è nato il progetto «ReSTARS». Si tratta di un aiuto per riaccompagnare fuori casa questi ragazzi e favorire il loro reinserimento nella vita sociale.

L'iniziativa è della struttura di Neuropsichiatria infantile dell'Asst Santi Paolo e Carlo, che ha accolto la proposta di collaborazione di Terre des Hommes. ReSTARS-Rete di supporto territoriale per adolescenti in ritiro sociale risponde a un'emergenza in costante crescita, spiega l'ospedale. In Italia gli adolescenti coinvolti sono migliaia. Il progetto è realizzato in collaborazione con la cooperativa Zero Cinque e l'associazione Comunità Nuova, con il sostegno di fondazione Cariplo, coinvolgendo anche scuole, servizi sociali e centri di aggregazione giovanile. Secondo i dati raccolti durante l'attività, i giovani con fragilità più marcate sono in maggioranza femmine, per il 57 per cento, sono maschi per il 40 per cento, mentre per il 3 per cento il sesso non è specificato. Sono sia preadolescenti sia adolescenti. Nel periodo tra febbraio 2023 e gennaio 2025 sono stati seguiti 32 adolescenti con percorsi individuali, trenta ragazzi sono stati coinvolti in laboratori psico-sociali, 283 giovani hanno partecipato ad attività di socializzazione di gruppo, 22 genitori sono stati supportati con consulenze psicologiche, oltre 300 famiglie sono state informate e sensibilizzate sul ritiro sociale e 161 operatori sociali, educatori e docenti sono stati formati sull'argomento.

Il metodo utilizzato è innovativo e si fonda su piani di intervento personalizzati, che includono: pet therapy, per ristabilire la capacità di relazione attraverso il contatto con gli animali; supporto psicologico individuale con operatori specializzati; sostegno alle famiglie, con percorsi di ascolto e orientamento; laboratori creativi e terapeutici di arte, musica e danza; attività di socializzazione attraverso la difesa personale, il rap, il «writing» e lo sport. «La collaborazione tra settore sanitario e psico-educativo del progetto ReSTARS - spiega Alessandro Albizzati, direttore di Neuropsichiatria infantile della Asst - ha permesso di stare vicino agli adolescenti e alle famiglie in modo che non sarebbe stato altrimenti possibile: mettere in campo interventi a 360 gradi, aprire spazi di ascolto dedicati e andare a casa dei pazienti». Così Federica Giannotta, responsabile Advocacy e Progetti Italia di Terre des Hommes: «Grazie a ReSTARS ci siamo confrontati con una sfida che non potevamo ignorare: il ritiro sociale degli adolescenti.

Il fenomeno non solo condiziona i ragazzi che ne soffrono, ma ha un impatto devastante sulle loro famiglie e sulla comunità stessa. Il nostro approccio flessibile e multidisciplinare ha portato risultati concreti, ma sappiamo che per affrontare questo problema serve un impegno a lungo termine».

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