Gli artisti di strada: le nostre regole per piazza Navona

Tra le idee orari più lunghi turni prestabiliti e un tesserino

Daranno vita a una vera associazione culturale per difendere ordine e decoro di piazza Navona. Gli artisti di strada che lavorano nella zona hanno deciso di riunirsi - l’associazione si chiamerà Navona Sud - per difendere l’area e il diritto, che ritengono storicamente acquisito, a esibirsi nel tratto di plateatico compreso tra la fontana del Moro e quella dei Quattro Fiumi. Per farlo hanno steso un progetto per la regolamentazione di spettacoli e performance che, presentato ieri, è attualmente al vaglio dell’assessorato capitolino alle Politiche culturali. D’altronde, la presa di posizione sembrava ormai inevitabile. Negli ultimi tempi, il «teatro» Navona è stato minacciato più volte: da un lato il progetto comunale di riposizionamento dei pittori, che prevede la collocazione dei cavalletti su entrambi i lati della piazza, soluzione che scontenta gli artisti, ma anche i ritrattisti, entrambi legati alla ripartizione tradizionale degli spazi; dall’altro, l’arrivo nelle ultime settimane di altri pittori all’ombra di Sant’Agnese in Agone. Senza dimenticare venditori e musicisti abusivi e spesso improvvisati.
Dopo diversi tentativi - vani - di far accettare ai nuovi arrivati le norme non scritte per l’esercizio delle diverse attività, si è deciso di passare ai fatti. Così è nato il progetto Navona Sud, sette pagine di promemoria con un piano articolato di richieste, che parte dal riconoscimento ufficiale dell’attribuzione agli artisti della metà del plateatico dal lato della fontana del Moro. Quanto agli orari i firmatari chiedono un’ora in più ogni giorno, dalle 13 alle 14, per le esibizioni di quanti abitualmente lavorano davanti a locali e ristoranti. Dal 1° ottobre al 31 marzo, dal lunedì al giovedì pomeriggio, vorrebbero lavorare dalle 16 alle 22, mentre, dal venerdì alla domenica, dalle 10 alle 24 con orario continuato. «Permetterci di esibirci fino a mezzanotte - spiegano i promotori del piano - potrebbe essere un’utile valvola di sfogo per i disagi e i problemi di ordine pubblico che, spesso, si verificano a Campo de’ Fiori. Spettacoli nelle aree vicine attirerebbero pubblico, contribuendo a ridurre l’affollamento notturno in un’unica piazza». Lo spazio necessario alle esibizioni non sarà occupato con strutture fisse e perciò non rientrerà nella norma che disciplina l’occupazione del suolo pubblico.

Regole precise per le performance: esibizioni di massimo 30 minuti, nessuna sovrapposizione, turni stabiliti in base all’orario di arrivo e presenza sul posto, tesserino che certifichi la professionalità dei singoli e valga come autorizzazione per lavorare nelle piazze previste dalla normativa attuale. Nei prossimi giorni, una rappresentanza di artisti di strada sarà ricevuta in Comune per discutere i punti del promemoria.

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