Assalto in villa armati di siringhe Presi due fidanzati eroinomani

Il colpo a casa di un pubblicitario. Picchiati i guardiani. La figlia quindicenne è riuscita a dare l’allarme

Simona Lorenzetti

da Torino

L'hanno afferrata con violenza ai polsi e le hanno puntato una siringa sporca di sangue alla gola. «Dicci dov'è la cassaforte».
Ha ancora lo sguardo atterrito la quindicenne che ieri notte, sola in casa, si è trovata in balia di due rapinatori, un uomo e una donna. Venti minuti di terrore. La giovane, nonostante la paura, ha reagito: è sfuggita agli aggressori ed è riuscita a chiamare i carabinieri che hanno arrestato la coppia di balordi. In manette sono finiti due pregiudicati torinesi, Agostino Sorrenti, 26 anni, e la fidanzata Federica Giacometti, 37 anni, entrambi tossicodipendenti. L'incubo inizia poco dopo la mezzanotte.
La ragazza è la figlia dell’imprenditore torinese, Marco Ravetta, titolare di una società di pubblicità. Vivono in una sfarzosa villa settecentesca a Pino Torinese, all'interno di un complesso residenziale molto isolato in collina. I coniugi Ravetta erano a Venezia per lavoro. In casa c'era soltanto la figlia di sedici anni.
I banditi si sono introdotti nel parco, scavalcando il muro di cinta, e poi con un palanchino hanno forzato una delle portefinestre sul retro della casa. «Stavo dormendo e mi sono svegliata per il rumore - ha raccontato la giovane che dormiva al piano superiore -. Così sono scesa sotto e mi sono trovata di fronte quei due. Mi hanno afferrato per i polsi e minacciato con una siringa, volevano dicessi loro dov'è la cassaforte». La ragazzina ha finto di assecondarli, ma un istante dopo con uno strattone è riuscita a divincolarsi dalla presa ed è fuggita su per le scale rinchiudendosi in bagno. Con il telefonino ha chiamato il 112 e ha cominciato a gridare. Le sue urla hanno svegliato i custodi, una coppia di romeni, che vivono nella vicina dependance e che sono corsi ad aiutarla. Non immaginavano cosa li aspettasse. I due rapinatori li hanno aggrediti non appena varcata la soglia della villa. Una lotta violenta, l'uomo è stato colpito alla faccia con una bottiglia di vetro, mentre la moglie è stata picchiata a calci e pugni, tanto da romperle un braccio.
Per fortuna pochi istanti dopo sono arrivati i carabinieri. «Da giorni avevamo predisposto dei servizi - ha spiegato il colonnello Antonio De Vita,- per il controllo del territorio contro le rapine e i furti in villa. L'intervento, quindi, è stato tempestivo, consentendoci di bloccare i banditi». I militari hanno circondato la villa e sono entrati: in casa c'era ancora Sorrenti, l'uomo si è bloccato solo dopo aver visto i militari che gli puntavano contro le armi. La complice, invece, è stata fermata nel parco mentre cercava di fuggire.

Nella loro macchina, una Ford parcheggiata vicino al cancello della villa, i carabinieri hanno trovato altre sette siringhe sporche di sangue. I custodi sono stati accompagnati all'ospedale, la donna ha riportato la frattura dell'avambraccio destro, guarirà in trenta giorni, mentre il marito ha una ferita alla testa guaribile in sette giorni.

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