Piero Pizzillo
da Genova
G8: prime assoluzioni dei «servitori dello Stato», rinviati a giudizio per i fatti della Diaz. Ieri con una sentenza di proscioglimento del giudice Adriana Petri, è cominciata a emergere la verità nel processo a carico di 29 poliziotti (agenti funzionari e dirigenti), finiti alla sbarra per essere stati accusati dalla Procura, a vario titolo, di lesioni ai danni di 93 no global che si trovavano dentro la scuola Diaz, arresto illegale degli stessi, falso ideologico e calunnia, in relazione a quanto avvenuto la sera del 21 luglio 2001. Verso le 22 la polizia effettuò un blitz nellistituto che ospitava i manifestanti, in seguito a una sassaiola contro un blindato e anche perché era stata segnalata la presenza dei black bloc, che misero a ferro e fuoco la città (occorre aprire una parentesi su questa circostanza, fondamentale per lintervento delle forze dellordine, rimasta sfumata per diverso tempo, ma evidenziata nel corso delludienza preliminare dallavvocato Luigi Li Gotti che assiste Francesco Gratteri, recentemente nominato prefetto). Il legale, creando malumore e nervosismo in qualche rappresentante dei no global presente in aula, riferì di una intercettazione disposta dalla Procura di Cosenza in cui un giovane che si trovava dentro la scuola Pascoli (attigua alla Diaz, dove erano ospitati il «Genoa social forum» e il centro stampa) comunicava a unaltra persona che la Pascoli era accerchiata dai black bloc, e che speravano andassero alla Diaz. Quindi, i famigerati «neri» cerano, ma cera pure chi sapeva. Uno degli interlocutori nella telefonata intercettata, faceva riferimento a Vittorio Agnoletto. Pertanto, verano i presupposti per lirruzione della polizia, al fine di espellere dalla Diaz i 93 inquilini.
Il resto è noto. I 93 no global, costituitisi parte civile nel processo ai poliziotti, sono stati prosciolti dal giudice delle indagini preliminari da ogni accusa. Non hanno resistito alle forze dellordine, non hanno ferito gli agenti (17 sono stati refertati), nessuna devastazione e saccheggio nelle piazze. Loro sono le vittime, colpevoli sono i 29 poliziotti che, secondo laccusa, per legittimare gli arresti hanno costituito prove false (ad esempio, le due bombe sequestrate ai manifestanti e portate alla Diaz). Proprio la vicenda delle due molotov è alla base della sentenza del giudice Petri. Contrariamente al parere degli stessi pm, un altro gup, Lucia Vignale, voleva che fossero processati per falso ideologico il vice questore Pietro Troiani, difeso da Alfredo Biondi e Giorgio Zunino, e il commissario capo Salvatore Gava, assistito da Marco Corini.
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