"Come amico sei fantastico ma niente di più"

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Moreno Boheron ph / Pixabay
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Buongiorno Signora Valeria Braghieri mi chiamo Carlo Moneta Caglio e ad agosto compirò 67 anni. Le scrivo in merito alla lettera scrittaLe da Vincenzo e riguardo al suo amore per Clelia. Perché mi ha colpito la lettera? Essendomi sposato a 40 anni, ho avuto una «vita» prima del fatidico «sì», fatta soprattutto di situazioni uguali a quelle descritte da Vincenzo, ragazze di cui mi innamoravo perché erano proprio «il mio tipo», con le quali si instaurava un bellissimo dialogo ma che purtroppo non sfociava mai nel «ci mettiamo insieme», con la risposta da parte di Lei «come amico sei fantastico ma niente di più». Io insistevo per un po’ pensando potesse cambiare idea, dopo di che me ne facevo una ragione e lasciavo perdere. Tralascio lo stato d’animo... ma alla fine era giusto così perché non le ho mai più sentite. Quindi ecco spiegato il perché le lunghissime telefonate avvenivano quasi sempre per mia iniziativa... Ma mi è sempre rimasta senza risposta la domanda «perché?»: egocentrismo, il vanitoso piacere di vedere un ragazzo che le moriva dietro per vantarsene con le amiche? O piacevo molto come persona ma non «rispondevo» al loro gusto estetico (in effetti propendevo per una certa pinguedine, sotto forma di pancetta)? In ogni caso questa domanda mi ha incuriosito molto per tanto tempo e la lettera di Vincenzo me l’ha fatta tornare alla mente. Lei, signora Valeria, si è fatta un’idea del perché di questo comportamento? Mando un caloroso saluto a Lei e un abbraccio al povero Vincenzo che spero ne venga fuori, anche se sarà una sofferenza. Se lo può consolare, sappia che io per amore ho pianto, nascosto in casa, ma se ne esce.
Carlo Moneta Caglio

Caro Carlo, quando le situazioni si ripetono così spesso (mi riferisco alle tante ragazze che l’hanno relegata al ruolo di amico mentre lei avrebbe sperato in altro) tendo a pensare che ci sia un vizio di forma. Nel suo caso non so se sia stato quello di rivolgere le sue attenzioni alle persone sbagliate o piuttosto quello di impostare i rapporti in maniera errata.

Il fatto che tutte le signorine in questione la vedessero come un amico mentre lei si stava innamorando mi fa propendere per questa versione. Ma visto che a quarant’anni è riuscito a sposarsi, le suggerirei di ripercorrere le mosse messe in campo con la sua futura moglie per comprendere le differenze rispetto alle avventure mancate.

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