Il dirigente del liceo Montessori: "Chi sostiene Raimo fa bullismo contro le istituzioni"

In una lunga lettera il dirigente del liceo Montessori, Anna Maria De Luca, sottolinea l'importanza delle parole come esempio per i ragazzi, citando il doppiopesismo sul caso Raimo

Il dirigente del liceo Montessori: "Chi sostiene Raimo fa bullismo contro le istituzioni"
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"Se dobbiamo combattere il bullismo a scuola e insegnare il peso delle parole ai ragazzi non possiamo non condannare il peso delle parole di un docente, Raimo, contro il ministro e l'istituzione che rappresenta. È bullismo contro il ministro la presa di posizione di chi, in nome della libertà di espressione, giustifica la maleducazione e la violenza verbale che nulla hanno a che fare con la libertà di espressione", comincia così la lunga lettera di Anna Maria De Luca, dirigente scolastica del liceo Montessori (Roma).

La sanzione

Ieri la scuola è stata tappezzata da manifesti di protesta dell'estrema destra (Blocco studentesco) per la sanzione decisa nei confronti di due ragazzi che hanno fatto il saluto fascista, puniti con dieci giorni di sospensione, lavori sociali e la lettura di libri di Calvino, Vittorini, Cassola e un video di Scurati.

"Nel linguaggio conta anche la forma, non solo il contenuto. Trovo disonesto- continua poi la lettera- disconoscere che il diritto di manifestare il proprio pensiero possa andare oltre i tre limiti della verità, della pertinenza e della continenza. Stiamo dando ai nostri ragazzi un messaggio pericoloso: se in Italia offendere in quel modo un ministro è lecito per un docente, come possiamo pretendere di spiegare ai ragazzi che non è lecito offendere i docenti?".

La vicenda di Raimo

La dirigente fa riferimento alla vicenda dello scrittore e insegnante Christian Raimo sospeso per tre mesi dall'insegnamento per aver criticato il ministro dell'Istruzione e del merito Giuseppe Valditara. Il fatto era accaduto lo scorso settembe durante un dibattito pubblico sulla scuola alla festa nazionale di Alleanza Verdi e Sinistra con cui Raimo si era candidato alle ultime elezioni europee.

Sul ministro Valditara aveva detto: "Dentro la sua ideologia c'è tutto il peggio, la cialtronaggine, la recrudescenza dell’umiliazione, oltre che un evidente abilismo, classismo, sessismo". Aveva poi aggiunto che il ministro rappresentava: "Un mondo che ci è avverso e che va colpito come si colpisce la Morte Nera in Star Wars".

Il pericolo nelle "parole"

La lunga missiva della dirigente sottolinea la pericolosità delle parole ma anche di quello che sta accadendo: "Vorrei chiedere a chi sta firmando a favore di Raimo, avallando il diritto di offendere, di mettersi una mano sulla coscienza e di assumersi la responsabilità di come spiegare ai ragazzi una tale assurdità".

Il diritto di non offendere

De Luca ha poi continuato: "Non condividere la posizione di un'altra persona non ci dà il diritto di offendere. A scuola si dovrebbe imparare questo principio base della civiltà. Un principio che i docenti devono affermare e non disconoscere.

Raimo è un docente che ha scritto per anni su giornali di estrema sinistra e quindi conosce bene le regole del diritto di cronaca. Se ha deciso di infrangerle è gusto che se ne assuma la responsabilità", ha poi concluso.

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