Cosa non ha detto Biden, il discorso di Putin e Zelensky: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: i discorsi di Putin e Biden, la missione di Meloni a Kiev e Castagner

Cosa non ha detto Biden, il discorso di Putin e Zelensky: quindi, oggi...

- Monza: va a riparare un guasto alla caldaia e trova un pacco di droga. Immagino la sorpresa “stupefacente”

- Parliamo di Basket. L’Mvp della Coppa Italia non è tra i convocati, come non lo è stato agli Europei nonostante fosse il miglior giocatore del campionato appena trascorso. “Giocatore straordinario, sono contento per lui e per Brescia. Ma devo fare delle scelte”, dice il Poz. Ti voglio bene, Gianmarco. Ma qui ti sei incaponito su qualcosa di incomprensibile. Vuoi dirmi che Moraschini, Visconti, Cappelletti e Severini sono le tue “scelte” al posto di Della Valle? Diteci: vi state sulle palle?

- Non so se è stata una grande idea, in termini di visibilità, piazzare il viaggio della Meloni a Kiev in mezzo alla visita di Biden e allo storico discorso di Putin.

- Oggi giornata decisamente piena di eventi. Partiamo dal discorso di Putin: direi che non ci si poteva attendere nulla di diverso. Lo Zar non intende fare passi indietro, ritiene di avere ragione, mantiene il punto rispetto a un anno fa (“la guerra l’hanno iniziata loro”), rivendica la tenuta dell’economia russa e si ritira dall’accordo sul nucleare. È come se Vladimir avesse voluto dire: ok, l’inverno è passato e adesso si ricomincia a fare sul serio. Non è una buona notizia per il mondo.

- Ovviamente, la legittima critica alla degenerazione dell'Occidente o alle follie woke, alla cancel culture e all'idea di definire Dio col pronome neutro, non giustifica l'innamoramento per una autocrazia. Come sempre, in medio stat virtus.

- Il funerale di Ilario Castagner. Non ho l’età per ricordare il suo "Perugia dei Miracoli" che nella stagione 1978/79 chiuse imbattuto il campionato di Serie A alle spalle del Milan. Però in Umbria è leggenda e ai bambini non si parlava d’altro che di quella squadra, dunque merita il tributo di un perugino. La terra ti sia lieve, Ilario.

- Dopo un paio di ore parla Joe Biden da Varsavia. Il discorso è decisamente più breve di quello di Putin (grazie a Dio), ma altrettanto incisivo. Ha definito Putin un dittatore, pur senza nominarlo direttamente. Ha rivendicato i valori di libertà di cui l’America si fa portabandiera. Ha assicurato a Kiev il sostegno militare necessario, anche se prevede “giorni difficili”.

Ma soprattutto ha riaffermato il ruolo della Nato e dell’articolo 5 dell’Alleanza: in questo confronto con "l'Orso russo", l’Ovest non intende lasciare indietro neppure un centimetro di territorio. C’è una cosa, però, che manca nel discorso di Biden: non c'è neppure un riferimento al negoziato, ormai uscito dai radar di questa guerra. Non è una buona notizia.

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