Decine di episodi, 29 arresti: cos’è la truffa del maresciallo agli anziani

"Signora, suo figlio ha provocato un incidente". Ecco come venivano architettate le truffe agli anziani contattati da finti marescialli dei carabinieri e convinti a farsi dare soldi e gioielli

Decine di episodi, 29 arresti: cos’è la truffa del maresciallo agli anziani
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Un'organizzazione apparentemente perfetta che è andata avanti praticamente per due anni (aprile 2022, marzo 2024) dove una banda truffava puntualmente gli anziani convincendoli a farsi dare soldi, gioielli, bracciali, dopo una telefonata in cui venivano contattati da finti marescialli che raccontavano loro di un incidente in cui era stato coinvolto un membro della famiglia e che per sistemare la faccenda bisognava necessariamente sborsare del denaro.

Gli arresti

Dopo una lunga operazione denominata "2 ottobre" in onore della Festa dei nonni, i carabinieri del comando provinciale di Genova hanno sgominato l'organizzazione eseguendo 29 misure arresti (21 in carcere, cinque ai domiciliari e tre obblighi di presentazione) contestando decine di episodi (saranno 54) con 45 truffe riuscite e gli altri nove soltanto dei tentativi. La refurtiva recuperata ammonta a un valore intorno ai 700 mila euro. L'organizzazione era capeggiata da una coppia, Alberto Macor e Marica Mastroianni: l'uomo, 40enne, aveva recitato nel film di Matteo Garrone "Gomorra" interpretanto la parte di Marco, l'amico di Ciro ed era solito andare al Nord Italia per spillare soldi ai malcapitati.

Com'era architettata la truffa

Lo schema era sempre lo stesso: la chiamata, allarmistica, metteva subito in guardia le persone più vulnerabili alle quali veniva raccontata una falsa storia relativa a incidenti stradali. Per sistemare il tutto non c'era bisogno di tempo, dovevano sbrigarsi a pagare una cauzione se volevano che al figlio o al nipote non capitasse nulla di male convincendoli del fatto che a causa loro c'erano stati feriti gravi e rischiavano l'arresto. Gli anziani, credendo al finto marescialli, erano pronti a sborsare denaro o dare gioielli affinché i familiari potessero essere aiutati.

Un altro escamotage della coppia consisteva nel tenere occupato il telefono fino al loro arrivo all'indirizzo di casa indicato così da impedire una telefonata ai parenti che avrebbe fatto saltare la truffa e che la vittima fosse impossibilitata a parlarci. Le telefonate, molto spesso, erano inoltrate molti Bed and breakfast affittati per l'occasione che si trasformavano in veri e propri call center dove venivano contatti i malcapitati.

Tra le telefonate più crudeli è stata messa in luce quella inoltrata a una mamma anziana. "Guardate che vostro figlio sta piangendo come un bambino, ha investito una donna è spaventatissimo": a quel punto la donna è stata presa dal panico ma la truffatrice ha rincarato la dose.

"Suo figlio è in caserma dei carabinieri. La donna che ha investito sta perdendo la vita e suo figlio deve andare in carcere. Per evitare il carcere dovrà prendersi la responsabilità e risarcire personalmente i danni causati".

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