Devi fare un colloquio di lavoro? Occhio al test della sedia: di cosa si tratta

Può sembrare una sciocchezza, eppure in certi casi si è rivelato determinante nella scelta del candidato

Devi fare un colloquio di lavoro? Occhio al test della sedia: di cosa si tratta
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In tanti si trovano a dovere affrontare un colloquio di lavoro per ottenere l'occupazione che desiderano: si tratta di una situazione che genera ansia e aspettativa, e la speranza è che vengano valutate al meglio le proprie capacità e competenze. Non tutti però sanno che molti datori di lavoro e responsabili d'azienda sono soliti ricorrere a piccoli stratagemmi per farsi un'idea di chi hanno di fronte.

Ci sono dei test che vengono messi in campo - ovviamente all'insaputa del candidato - per valutare il suo comportamento. Uno di questi, è il test della sedia, che consiste nel mettere il candidato di fronte a una scelta. Nella stanza del colloquio c'è una sedia posizionata di fronte alla scrivania della persona che si occupa dell'intervita di lavoro. Spostata da un lato, però, c'è una seconda sedia. Su quale sedersi? Ovviamente la scelta ricadrà sulla prima, dato che si trova già nella posizione giusta. Ma c'è un problema.

La sedia di fronte alla scrivania ha una gamba più corta rispetto alle altre, e questo la porta a muoversi nel caso in cui qualcuno vi prenda posto. Il candidato non potrà non accorgersene ed è a questo punto che scatta il test.

Ad essere valutato è proprio il comportamento dell'aspirante lavoratore. Interromperà la conversazione per chiedere di cambiare sedia, oppure sopporterà in silenzio? La prima reazione - stoppare il colloquio per chiedere molto tranquillamente di effettuare il cambio - è la reazione giusta, purtroppo però non tutti lo fanno. I più educati, o imbarazzati dalla situazione, lasciano correre. C'è chi si scusa per l'oscillamento della sedia, ma non chiedono di cambiarla, temendo di arrecare disturbo. Solitamente questi candidati vengono scartati, perché considerati privi del giusto carattere.

Non finisce qui. Un esame molto semplice che viene utilizzato spesso è quello del bicchiere d'acqua. In sostanza, un bicchiere d'acqua viene messo a disposizione sul tavolo e il compito dell'osservatore è verificare come il candidato reagisce alla sua presenza. Viene valutato tutto, sia se la persona accetta di bere o meno, che il modo in cui beve. Rifiutare l'acqua può essere considerato come un segnale di imbarazzo, disagio o sospetto. Bere frettolosamente, invece, può ricondurre a una mancanza di controllo.

Ad essere valutata è anche la reazione nel caso in cui cadano delle gocce d'acqua sul tavolo.

Insomma, questi espedienti permettono di conoscere almeno un poco il carattere e il temperamento dell'aspitante lavoratore.

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