Per moltissime persone mangiare con le mani è un gesto rozzo, esecrabile e segno di grandissima maleducazione.
Per moltissime altre invece è una pratica non solo normalissima ma addirittura dalla profonde connotazioni e significati religiosi e culturali.
Le prime testimonianze di persone che mangiano con le mani risalgono alle antiche civiltà del Medio Oriente, dell'Egitto e della Cina. In tali culture il cibo veniva spesso consumato senza l'uso di utensili, direttamente con le mani.
Questo metodo non era solo pratico ma anche pervaso da un profondo simbolismo, rappresentando un legame diretto ed intimo con il nutrimento e perdurò per tutta l'antichità.
In uno dei più famosi pasti della storia troviamo il Redentore che spezza il pane con le mani e lo distribuisce ai suoi Apostoli, così come assistiamo al traditore Giuda che intinge lo stesso nel piatto del Maestro.
Nel mondo islamico è tuttora buona norma dalle radici religiose mangiare con le mani, usando rigorosamente la destra, poiché la sinistra è considerata impura.
I demoni e i djinn del deserto secondo la tradizione usano sempre la sinistra per commettere le loro malefatte e in più, l'arto "meno nobile" solitamente viene utilizzato per le abluzioni e la toletta quotidiana dopo aver espletato i propri bisogni corporali.
Quindi la mano sinistra non può assolutamente essere utilizzata per raccogliere il prezioso cibo e portarlo alla bocca.
Anche il numero di dita usate è importante, devono essere almeno tre, prendere le cibarie con solo due dita è visto di cattivo occhio.
L'abitudine di mangiare con la mano destra è diffusa anche tra varie popolazioni dell' India, dell'Asia in generale e dell'Africa.
Da tutte queste genti il mangiare con le mani è visto come un atto di condivisione e comunità.
Il pasto è spesso considerato un momento di unione familiare e sociale, dove il cibo viene condiviso in grandi piatti comuni e consumato con le mani, promuovendo un senso di appartenenza reciproca.
In Occidente si è cominciata a diffondere l'abitudine di mangiare con forchetta e coltello a partire dal tardo medioevo e dal Rinascimento, con l'avvento e la diffusione di manuali di buone maniere a tavola, come quello famoso di Monsignor della Casa.
Ormai è una pratica consolidata a tal punto che non utilizzare le posate durante il pasto è davvero malvisto.
Ma con alcune dovute eccezioni e alcuni "ritorni alle origini".
Il pane ad esempio si mangia sempre con le mani, usare la forchetta parrebbe strano anche ai nostri occhi.
Per la pizza è antica abitudine mangiarla anche senza tagliarla, magari piegata su se stessa, a portafoglio.
Anche il pollo e le costine si tollera mangiarli con le mani, per un uso antico mai venuto meno.
Non solo.
Alcune tendenze alimentari ci hanno fatto riscoprire in certi casi il piacere di mangiare con le mani senza essere criticati, come con gli hamburger e i tanti cibi da strada che negli ultimi anni sono tornati popolari.
Un vero e proprio ritorno al passato, senza convenzioni sociali e solo per il gusto di assaporare del buon cibo.
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