Caro Gianluigi,
comprendo le motivazioni che adduci per spiegare la tua insofferenza nei confronti di una festività di importazione, proveniente dagli Stati Uniti e diventata di moda anche dalle nostre parti a causa soprattutto della cinematografia americana che ha determinato la diffusione pure in Italia dell'idea e dell'immagine di questa ricorrenza quale formidabile occasione di svago e di divertimento, in particolare per bambini e ragazzi.
Essi possono, infatti, travestirsi, essere per una notte qualcun altro, girare per le case in cerca di dolcetti. Finché accade soltanto questo, io non ho nulla da ridire contro Halloween. Purtroppo questa notte di scherzi, negli Usa, è anche una notte in cui i delitti e i crimini di ogni tipo aumentano. E mi auguro che questa deriva non avvenga anche in Italia.
Sono altre le feste di importazione che, a mio avviso, andrebbero giudicate ferocemente e addirittura messe al bando, come la cosiddetta festa del sacrificio, che di solito si celebra nel mese di giugno per tre giorni, festività musulmana durante la quale viene ricordato il sacrificio di Abramo, il quale stava per uccidere il proprio figlio, Ismaele, su ordine di Dio, che lo stava mettendo in tal modo alla prova.
I festeggiamenti prevedono l'uccisione di ovini, caprini, bovini, mediante sgozzamento e pronunciando, durante il rito, la formula che conosciamo bene: «Allah è grande».
Il punto è che ogni anno, nelle nostre città, in occasione della festa del sacrifico, i membri delle comunità islamiche che vivono sul nostro territorio trucidano centinaia e centinaia di bestie senza stordimento preventivo lasciandole poi morire dissanguate. Un'agonia terribile.
Si tratta di una tradizione cruenta, incompatibile con i progressi morali e normativi che l'Occidente tutto ha compiuto in tema di tutela nei confronti degli animali, esseri senzienti, in quanto prevede che la vittima sia cosciente al momento dell'uccisione e che il suo trapasso non sia rapido e indolore.
Come se non bastasse, tale pratica, quando si svolge,
come spesso avviene, tra le mura domestiche, o nei cortili, o nei retrobottega, ovvero clandestinamente, è del tutto illegale, dal momento che la macellazione può essere compiuta solo all'interno di impianti autorizzati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.