Povia cacciato dalla festa patronale di Nichelino. Il sindaco: "Non ci rappresenta"

Bufera sulla censura firmata dal sindaco Pd. La denuncia dell'artista: "Sto soffrendo, fa male"

Povia cacciato dalla festa patronale di Nichelino. Il sindaco: "Non ci rappresenta"
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Povia censurato a Nichelino. È bufera sulla decisione del sindaco del comune del torinese, il dem Giampiero Tolardo, di cancellare il concerto del cantautore programmato per la festa patronale di San Matteo. La vicenda è stata resa nota dallo stesso artista in un lungo video pubblicato su Facebook. “Concerto annullato numero 40”, la sottolineatura di Povia: “C’era tanto di contratto firmato con il patrocinio del Comune, ma qualcuno in Giunta ha messo un veto. Sto soffrendo, ma non voglio soffrire in silenzio, quindi ho scelto di condividere. Fa male. Anche perché non ho fatto nulla di male, sono una persona normale e per bene”.

Povia ha evidenziato di aver fatto oltre cento concerti in località con sindaci di tutti i colori politici, sia di destra che di sinistra, e non sono mai stati registrati dei problemi. "Io ho le mie idee, ma se parli di certe cose ti si chiudono le porte. E questa è stata la conferma”, ha aggiunto l’artista, che ha poi puntato il dito contro coloro che si riempiono la bocca di libertà e democrazia, soprattutto quelli che parlano di inclusione, per poi “escludere chi la pensa in maniera diversa”. Povia ha aggiunto sul punto: “Mi hanno attaccato l'etichetta di cantante ‘di destra’ ma, come dico sempre, io sono ‘del centro storico’ perchè cerco sempre di avere buonsenso”.

Eletto con il Pd e da altre sigle di sinistra – compresi i Comunisti – il primo cittadino di Nichelino ha giustificato la sua decisione ponendo l’accento sulle posizioni di Povia rispetto ai diritti civili: “Più volte ha manifestato posizioni no vax, omofobe e contro l'aborto, quanto di più lontano dai valori della democrazia che la nostra comunità incarna. Ho chiesto di rescindere immediatamente il contratto”, le sue parole alla Stampa.

“Censurare un artista è un'abitudine consolidata a sinistra, che però viene costantemente giustificata da chi la fa. Il caso Povia a Nichelino lo dimostra e certifica una ipocrisia dove ci si ricorda delle libertà a giorni alterni o a seconda di chi toccano” la rabbia di Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, che ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare per fare luce sull’intera vicenda.

La decisione del sindaco dem è stata stroncata anche dal Movimento 5 Stelle:“Pura censura! E non è altro che il riflesso della paura di chi non tollera idee diverse dalle proprie. È davvero triste vedere che a Nichelino, un luogo che dovrebbe rappresentare la libertà di pensiero e di espressione stia succedendo una cosa del genere”.

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