Una "palla infuocata" in cielo: cosa è successo

A Rimini un oggetto luminoso per un istante ha illuminato il cielo la sera del 5 novembre: "Distinguibile il colore della scia". Il fenomeno è stato visto e immortalato da alcuni cittadini

La caduta del bolide ripreso tramite dashcam e pubblicato da Meteo Cloud
La caduta del bolide ripreso tramite dashcam e pubblicato da Meteo Cloud

Molti avranno pensato di aver visto male, altri saranno accorsi per cercare il fenomeno su internet, sicuramente a qualcuno sarà venuto in mente che si trattasse di un ufo. La caduta del bolide avvenuta la sera del 5 novembre nella zona di Rimini ha lasciato tutti gli spettatori sbalorditi, anche gli esperti. L'archeologo e giornalista Daniele Sacco, dell'Università di Urbino, ha spiegato ai microfoni de Il Resto del Carlino che ha visto con i propri occhi la spettacolare scia luminosa catturandone le immagini con la dash cam dell'auto.

Di cosa si tratta?

L'oggetto dell'avvistamento non è altro che un bolide, un blocco di materiale metallico o pietroso reso incandescente dal passaggio nell'atmosfera, spesso indicato come "meteora". L'apparizione di questa "palla infuocata" può durare fino a 10 secondi e durante questo tempo è ben visibile come una scia luminosa giallo-verdastra, o a tratti azzurra, che dà la sensazione allo spettatore di vedere il cielo accendersi e spegnersi come se ci fosse un interruttore.

Quello visto qualche sera fa andava in direzione Appennino, proveniente dal mare Adriatico. "Ad occhio la dimensione sembrava notevole, dal filmato magari non si percepisce, e questa sensazione è stata dettata dalla scia che ha lasciato a contatto con l'atmosfera", ha dichiarato Sacco. L'evento è stato immortalato alle 21.51 anche da una dashcam a Cisterna di Latina, come testimoniato da un video diffuso da Meteo Cloud e dalle zone dei Castelli Romani.

Anche Prisma, la rete italiana per la sorveglianza sistemica di meteore e atmosfera, ha dato la sua spiegazione del fatto: "Il bolide - spiega - ha iniziato a brillare a 98 km di quota e in 3,8 s è sceso fino a 63 km di quota dove è avvenuta l’estinzione. La velocità iniziale era di 33 km/s, quella finale di 28 km/s: nessun frammento è arrivato al suolo perché la fase di volo buio non è mai iniziata".

Le zone maggiormente coinvolte dall'inaspettato e unico spettacolo sono state quelle di Siena e poi Grosseto e l'isola d'Elba.

"L’orbita eliocentrica percorsa dal meteoroide originario - sostiene Prisma - è eccentrica a bassa inclinazione sull’eclittica, con perielio all’interno dell’orbita di Mercurio e afelio appena all’interno di quello di Giove. Con queste caratteristiche e considerato il valore della velocità geocentrica si è trattato di un meteoroide appartenente allo sciame delle Tauridi".

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