Il vero limite di Elly Schlein, sondaggio premierato e Sinner: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la riforma per eleggere il premier, l'omicidio di Giulia e le Atp Finals

Il vero limite di Elly Schlein, sondaggio premierato e Sinner: quindi, oggi...
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- Leggo i lanci di agenzia: “Impresa Sinner, è in finale alle Atp Finals”. Ecco: mi sembra esagerato. Sinner risulta tra i primi tennisti del mondo e se batte uno dei rivali merita applausi ma non la chiamerei "impresa". Fa il suo mestiere e, va detto, lo fa molto bene. Tiferemo per lui.

- Il vero limite di Elly Schlein è quello di non essere brava come Meloni. Semplice. È riuscita a scalare il Pd, ha sicuramente immense qualità, ma non scalda i cuori. E non ha grande coraggio. Lo dimostrano sia il rifiuto di partecipare alla kermesse di FdI, Atreju, che avrebbe potuto consacrarla come legittima sfidante di Giorgia; ma anche il modo in cui sta governando il Pd. Il partito naviga in cattive acque, non sforna idee serie dai tempi del salario minimo (che poi seria non era). La sintesi perfetta la fa Marco Rizzo: "Di cosa ha paura Elly Schlein? Se ha delle ragioni da vendere, dovrebbe accettare l'invito ad Atreju. Se non lo fa, evidentemente non sa cosa dire". Amen.

- Interessante sondaggio del Corsera sulla riforma del premierato, che a me piace chiamare “premier eletto dal popolo”. Il 36,3% pensa possa migliorare la democrazia, un altro 36,2% invece la considera un rischio. Ma il dato più importante riguarda gli indecisi: sono tantissimi, quasi un terzo. Quindi non solo la partita è lungi dall’essere vinta o persa, ma rischia di trasformare l’eventuale campagna referendaria in un vero e proprio bagno di sangue. Occhio, Meloni.

- Giulia è morta e ora danno la caccia a Filippo. Brutto dirlo, ma l’epilogo appariva ormai scontato. La cronaca non è il core business di questa rubrica, quindi la lasceremo fuori. Ma resta incomprensibile come possa un giovane “bravo ragazzo”, così lo descrive il suo parroco, arrivare ad uccidere una persona e a condannarsi al carcere a vita. Perché?

- Intervista al ministro Carlo Nordio che finalmente colpisce il centro del problema "sicurezza" e "giustizia". Ai cittadini interessa più non essere rapinati o derubati in casa che conoscere l'eventuale traffico di influenze illecite di Tizio, Caio e Sempronio. Magari nei giorni delle "grandi inchieste" gridano di sdegno, ma poi le "grandi retate" per corruzione vengono dimenticate nel giro di un amen.

Furti e rapine invece no, quelle restano impresse nella mente e pervadono ogni estante dell'esistenza. Ecco perché polizia e magistratura dovrebbero concentrarsi su micro-criminalità, occupazioni abusive e baby gang: perché sono i reati che impattano davvero nella vita della povera gente.

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