Attenzione a WhatsApp, così entrano nel nostro profilo: ecco le tecniche più usate

Dalle app a pagamento ai falsi codici sconto, i cybercriminali conoscono molti metodi per entrare nell'account WhatsApp degli utenti

Attenzione a WhatsApp, così entrano nel nostro profilo: ecco le tecniche più usate
00:00 00:00

WhatsApp è una piattaforma ormai entrata nel quotidiano di molti, e proprio per questa ragione i cybercriminali la prendono spesso di mira, cercando metodi sempre più insidiosi per impossessarsi dell'account degli utenti, o inviare messaggi truffa. Il furto dell'account è qualcosa di molto ricorrente, tanto che sono moltissime le segnalazioni che arrivano ogni giorno.

Ma come fanno i malviventi ad entrare nei nostri profili, rubando dati e informazioni personali? Le tecniche sono davvero varie. A fornire qualche spiegazione in merito è Massimiliano Dona, presidente di Consumatori.it. "I tentativi di truffa non sono certo una novità, ma gli espedienti utilizzati per perpetrarle sono sempre più raffinati ed evoluti. Non siamo più nell'epoca delle semplici catene di Sant'Antonio o dei link di phishing facili da riconoscere", dichiara, come riportato da Leggo.it. "Oggi, i truffatori sfruttano il social hacking, cioè manipolano le relazioni personali per estorcere dati o denaro. Questo può avvenire, ad esempio, quando un hacker prende di mira un amico o parente e poi usa l'account compromesso per contattarci e chiedere informazioni sensibili, come il numero della carta di credito oppure ci spinge a cliccare su un link malevolo", aggiunge.

Per impossessarsi dell'account di un utente, i cybercriminali sono soliti inviare un Sms con codice di verifica, seguito subito dopo da un messaggio WhatsApp spedito da un contatto che la vittima conosce (hackerato in precedenza) per convincerla a inoltrare quel numero in serie. Se l'utente cade nella trappola, e segue tutti i passaggi, finirà col passare il proprio profilo al malvivente, che sequestrerà l'account e potrà farne ciò che vuole, anche chiedere un riscatto. Massimiliano Dona consiglia di attivare subito il pin e la verifica in due passaggi, così da mettersi un po' più al sicuro dai tentativi di furto del profilo.

Fra i tanti tentativi per attirare l'attenzione delle vittime, c'è anche quello della falsa notizia di WhatsApp a pagamento. In sostanza, l'utente riceve un messaggio in cui gli si dice che l'app diventerà a pagamento se non condivide il messaggio con altre persone. Non solo. In altri casi alcuni soggetti hanno ricevuto un messaggio in cui venivano invitati a scaricare una versione non ufficiale dell'applicazione. Cliccando sul link si finisce con l'installare un virus in grado di sottrarre dati.

Occhio anche ai falsi codici sconto. "Spesso riceviamo da conoscenti messaggi che invitano a partecipare a sondaggi o promettono sconti per marche costose", spiega Dona. "Non cliccate, cancellateli subito e avvisate chi ve li ha mandati: probabilmente il loro account è stato compromesso. Non partecipate, inoltre, a catene di beneficenza su Whatsapp. I pagamenti richiesti nella maggior parte dei casi finiscono nelle tasche dei truffatori e non delle Ong indicate nei messaggi".

Per nostra fortuna, c'è un modo per capire se ci troviamo di fronte a una truffa. Basta fermarsi un attimo e riflettere prima di fare passi avventati. La prima cosa da fare è proprio l'attenta lettura del messaggio malevolo. Spesso questi messaggi non sono neppure in italiano, ma in lingua straniera.

Oppure sono stati tradotti mediante traduttore automatico e lo si intuisce benissimo. In caso di dubbio, inoltre, è importante chiedere consiglio ad altri, cercare online o rivolgersi direttamente alle forze dell'ordine.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica