Auto, domenica via libera ma il Pirellone prepara lo stop ecologico padano

Se blocco delle auto deve esserci, be’ può essere solo «padano». E «padano» si legge «interregionale»: «La lotta all’inquinamento atmosferico deve avere un orizzonte interregionale ovvero di tutte le regioni del bacino padano» spiega l’assessore lombardo Massimo Ponzoni. Traduzione: per garantire una politica vincente contro l’inquinamento occorre mettere attorno ad un tavolo Regioni, Province e Comuni capoluoghi non solo di Lombardia ma pure di Emilia Romagna, Liguria e Veneto. Vertice all’insegna della «grande collaborazione e buona volontà» di tutti «per discutere i problemi aperti e valutare le soluzioni, compresa anche una campagna comune di educazione, informazione e sensibilizzazione».
Evidenti, dunque, i motivi che hanno suggerito alla cabina di regia antismog della Regione Lombardia di rispondere picche a quella decina di amministrazioni locali, da Bergamo a Mantova (dove ci sono stati sforamenti dei livelli delle polveri sottili), che proponevano al Pirellone il blocco del traffico allargato e un ecopass regionale per i camion euro zero. «Il blocco non è una priorità ma serve come sensibilizzazione dei cittadini» chiosa l’assessore Ponzoni. Come dire: meglio condividere tutti assieme e cominciare «a pensare che l’aria è incolore» ossia «sensibilizziamo tutti i cittadini ad avere con i propri comportamenti rispetto per l’ambiente». Poi, lo sostiene Arpa, i dati delle prime tre settimane del 2009 sull’inquinamento (escluso una decina di amministrazioni locali) sono in linea con quelli registrati dal 2002 ad oggi e, attenzione, il dato 2009 è migliore rispetto al passato.
E mentre Regione Lombardia garantisce che i vecchi bandi di incentivazione in corso - auto, filtri e antiparticolato per camion e moto - saranno affiancati da altri - diagnosi energetica e sostituzione di vecchie stufe, ad esempio -, il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati spiega che «servono decisioni drastiche come interrompere il traffico, targhe alterne» e che «l’ecopass da solo non basta».

Anche Giuseppe Civati (Pd) denuncia che «la Regione non utilizza una propria legge in materia» e che «il problema più urgente è intervenire con politiche per il rinnovo del parco auto e per lo spostamento delle merci dalla gomma al ferro». Intanto, Apa-Confartigiano ricorda di aver offerto un sostegno a dieci imprese su cento per la sostituzione di impianti aziendali obsoleti.

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