Ferrari miglior titolo dell'anno. La classifica borsistica della case di auto

Le azioni Ferrari hanno perso il 18% facendo così meglio di tutte le altre case automobilistiche quotate in borsa. Rivian fa peggio di tutte e Tesla fa temere il peggio

Ferrari miglior titolo dell'anno. La classifica borsistica della case di auto

Essere i migliori e avere poco da festeggiare. Stando all’indice FactSet Automotive che calcola il valore delle azioni delle case automobilistiche, il titolo Ferrari è quello che ha fatto meglio in tutto il comparto, pure lasciando sul terreno il 18%.

Tutti i titoli del settore auto hanno registrato diminuzioni a doppia cifra, segno questo della sofferenza che sta attraversando l’intero comparto.

Le azioni Ferrari

FactSet Automotive fa riferimento al titolo Race, le azioni Ferrari quotate al New York Stock Exchange (Nyse) le quali, calcolatrice alla mano, hanno effettivamente perso in un anno il 17,87% passando dai 256,97 dollari per azione del 26 dicembre 2021 ai 211,05 dollari di oggi.

Sulla borsa milanese, invece, il gruppo Ferrari ha perso il 12,68% nel corso dell’anno, passando dai 227,60 euro per azione del 28 dicembre 2021 ai 198,75 euro di oggi.

Nel corso del 2022 Ferrari ha venduto 13mila esemplari di automobili e, per il futuro, gli analisti vedono rosa, anche in virtù dei nuovi modelli attesi per il 2023.

Le azioni di Tesla e delle altre

Nikola Corporation, quotata al Nasdaq, ha perso il 72% e Rivian l’82%. Ma a destare più scalpore sono i numeri conseguiti da Tesla, che è uscita dalla classifica delle prime dieci società americane per valore di capitalizzazione. Nel corso del 2022, i titoli Tesla hanno perso il 69%. Soltanto ieri (il 27 dicembre 2022), hanno perso l’11% raggiungendo così il valore del mese di agosto del 2020.

Considerando questi numeri, le azioni della Ferrari risultano le prime della classe, anche se non ci sono gli estremi per estrarre la bottiglia di champagne dal frigorifero.

I motivi del crollo

Sono diversi i fattori che condizionano il mercato dell’automobile: il carovita, l’aumento dei tassi di interesse, il caro energie (che include i combustibili per le auto), la bolla delle auto elettriche e quel velo di incertezza che ammanta il futuro.

Tesla rappresenta un capitolo a parte: oltre ai fattori che stanno mettendo sotto stress l’intero comparto automobilistico, si aggiungono la sospensione della produzione negli stabilimenti Tesla di Shanghai causa Covid e il comportamento di Elon Musk sul fronte Twitter, che diventa sempre più un mistero per chi investe nelle sue aziende. Non è un caso che il valore delle azioni di Tesla abbia perso circa il 50% da ottobre, quando Musk ha finalizzato l’acquisizione della piattaforma di microblogging.

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