BMW XM: il top dei SUV, il top del lusso sportivo M con V8 e 749 cv

Debutta ufficialmente su strada il nuovo BMW XM, SUV sportivo del marchio M che entra nella gamma dei tedeschi come uno dei modelli unici che questa ospita al suo interno

BMW XM: il top dei SUV, il top del lusso sportivo M con V8 e 749 cv

Debutta ufficialmente su strada il nuovo BMW XM, SUV sportivo del marchio M che entra nella gamma dei tedeschi come uno dei modelli unici che questa ospita al suo interno. Non si tratta di un allestimento M della X3, della X5 o della X7 per intenderci, ma qui ci troviamo con un'auto fatta per essere esclusiva, pensata per pochi fortunati visto il prezzo proibitivo e, nella versione Label Red, ancora più potente. Anzi, la BMW M più potente di sempre.

Il V8 e l'elettrico, un matrimonio perfetto

L'elettrico sarà il futuro, ma questo non impedisce ai produttori di poter lanciare auto che ci traghetteranno verso questo futuro con la strategia dell'ibrido. Qui l'ibridazione svolge un doppio ruolo. Innanzitutto permette di trasformare BMW XM in un SUV cittadino: nonostante sia difficile definire "cittadina" un'auto lunga 5,11 metri e con una massa di 2.700 chilogrammi, grazie all'enorme batteria da 29,5 kWh lordi (25,7 kWh netti), BMW XM può viaggiare senza problemi spinto dalla coppia e dalla potenza del solo motore elettrico, a zero emissioni locali e per circa un'ottantina di chilometri. Quanto basta per gli spostamenti quotidiani di chi abita nei dintorni di una grande città come Milano.

Ogni sera, poi, provvederemo a metterlo in carica (o lo ricaricheremo in ufficio) e, sfruttando la corrente alternata a 7,4 kW, in circa 4 ore lo ritroveremo pronto a marciare nuovamente senza emettere CO2 dallo scarico. Oppure serviranno circa 8 ore per ricaricarlo senza aumentare (troppo) la potenza del contatore, sfruttando 3 kW dedicati all'auto e 1,5 kW alla casa; questo richiederà quindi di portare la potenza impegnata totale a soli 4,5 kW invece di 6 kW ad esempio.

Fin qui tutto perfetto: una buona plug-in (sebbene molto pesante) con una buona autonomia in elettrico, motore che è posizionato nel cambio e che quindi ci permette di usare comunque la trazione integrale anche quando "viaggiamo a batterie". Ovvio che in questo scenario dovremmo accontentarci di minor potenza, ma in città e in extra-urbano i 280 Nm di coppia dell'elettrico da 197 cv bastano per spostare agevolmente la massa di questo SUV.

BMW XM: guarda le foto 6

Quando però vogliamo il massimo delle prestazioni basta far lavorare BMW XM in modalità ibrida sportiva. In questo caso il motore elettrico somma il suo contributo a quello del V8 benzina da 4,4 litri per raggiungere un totale di 653 cv e 800 Nm di coppia e accelerare da 0 a 100 km/h in 4,3 secondi. La BMW XM Label Red, invece, impiega solo 3,8 secondi grazie a 748 cv e 1.000 Nm di coppia massima.

Alla guida il risultato è ancora più impressionante rispetto alla scheda tecnica, anche per chi è già abituato ad accelerazioni del genere. Perché i 4,3 secondi su una classica sportiva a ruota bassa si percepiscono in maniera diversa rispetto ad un bestione del genere: fa molto più effetto vedere un "elefante" che scatta con la velocità di un ghepardo.

Ancora più impressionante, poi, notare la buona modulabilità del pedale del freno e la potenza dell'impianto che arresta questo XM senza farci subire troppo la sua inerzia. Il merito è anche delle pinze anteriori a sei pistoncini accompagnate da quelle flottanti a singolo pistone sul posteriore.

Prova in viaggio: dall'autostrada alle curve

La prima prova su strada ha permesso di affrontare un percorso interessante, perché a Milano ho potuto utilizzare BMW XM in modalità elettrica per uscire dal centro e, successivamente, l'auto è stata impostata in modalità ibrida. Con la destinazione impostata nel navigatore, l'intelligenza del sistema di gestione ha dosato la batteria lungo il tragitto per farmi percorrere gli ultimi 15 chilometri delle strette stradine verso Portofino in modalità elettrica senza che dovessi impostarla manualmente, arrivando quindi a destinazione con la batteria completamente esausta, segno che l'auto ha sfruttato bene tutte le sue carte. In alternativa avrei potuto intervenire manualmente dicendo alla vettura di salvaguardare la carica, ma in questo scenario non era necessario.

In autostrada BMW XM si è comportata come una viaggiatrice da Gran Turismo: davanti si sta comodi ma si percepisce comunque il mondo BMW M grazie alle palette al volante in carbonio, ai tasti manuali per le modalità di guida personalizzate e sportiva e ai vari accenti rossi.

Dietro c'è un salotto con sedute molto comode e larghe anche per le spalle degli adulti più robusti, il tutto con un climatizzatore potente che migliora il comfort insieme ai sedili ventilati (o in inverno riscaldabili come il volante) e dotati di massaggio personalizzabile (spalle, schiena, bassa schiena) o di funzione di movimentazione che effettua micro movimenti su tutto il corpo, gambe incluse, per farci arrivare a destinazione meno anchilosati anche dopo diverse ore di guida.

Tornando alle prestazioni, il viaggio autostradale avviene con un ottimo assorbimento da parte delle sospensioni attive, pochi rumori che rendono l'abitacolo perfettamente silenzioso (solo a velocità sopra il codice si nota qualche fruscio aerodinamico) e con tutta la potenza che serve...

Risulta però più interessante parlare di come BMW XM ha affrontato le curve veloci della A7 tra Arquata Scrivia e Genova: qui l'auto fa sì percepire la sua massa importante, ma il sistema attivo di controllo del telaio permette di ridurre molto il rollio tipico dei SUV e XM quasi stupisce per quanto sia maneggevole, merito di uno sterzo più diretto e anche delle quattro ruote sterzanti, aiuto validissimo in città. Sterzando anche con il posteriore, infatti, il passo di più di 3 metri si riduce virtualmente e possiamo fare manovra in spazi altrimenti inimmaginabili per un SUV di 5,11 metri.

Giunto poi nella strettissima stradina costiera che porta verso il centro di Portofino, XM ha dimostrato l'utilità dei sistemi di assistenza e dei sensori che, grazie a videocamere a 360°, hanno consentito di effettuare passaggi radenti la montagna da una parte e gli autobus dall'altra, anche in curve strette e con estrema precisione.

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La tecnologia di BMW XM

Abbiamo già parlato della tecnologia di dinamica di guida ma vale la pena spendere qualche parola su come lavorano i sistemi di controllo attivo delle sospensioni, quattro ruote sterzanti e controlli elettronici di trazione con il sistema M xDrive a quattro ruote motrici.

Innanzitutto gli stabilizzatori elettronici anti-rollio sono composti da motori elettrici che lavorano a 48 V e che contrastano i movimenti di cassa (quelli dell'abitacolo quando in curva "si corica" sulle sospensioni per via delle forze in gioco) generando una forza contraria. Si tratta di una tecnologia aggiuntiva al controllo elettronico degli ammortizzatori, dedicati invece a rendere l'auto più rigida o più morbida quando affronta buche e sconnessioni, a vantaggio sia del comfort dei passeggeri, sia delle prestazioni di guida.

Poi c'è il differenziale M Sport sull'assale posteriore, lo stesso montato sulle BMW M sportive e dotato di controllo elettronico con possibilità di bloccaggio o di distribuzione attiva delle coppia tra la ruota destra e quella sinistra, così da massimizzare la spinta sulla ruota che ha più trazione in curva e ridurre il sottosterzo senza dover azionare i freni.

BMW XM: guarda le foto 3

Ovviamente c'è anche tutta la tecnologia per l'infotainment e per la sicurezza. Dentro troneggiano i due schermi curvi in alta risoluzione con un'interfaccia completa e molto meno caotica rispetto a quelle del passato: qui è più facile trovare le informazioni, ma ancora più facile è NON usarla.

Infatti l'assistente virtuale ha capito quando sono entrato in autostrada e mi ha spiegato a voce come attivare la guida semi-autonoma (auto al centro della corsia, cruise control adattivo e via dicendo). Inoltre, sempre tramite assistente vocale, ho potuto chiedere alla BMW XM di regolare il climatizzatore o di attivare il massaggio, o di aprire al posto mio la schermata di selezione del massaggio così da distrarmi solo per l'istante necessario a fare 1 click e non 3,4 o 5 a seconda dei casi.

Il navigatore satellitare usa poi la realtà aumentata: nella strumentazione vedete il percorso (se volete), e al centro la mappa si trasforma nella visuale della videocamera anteriore in alta risoluzione con una freccia che vi indica fisicamente dove svoltare.

Per la guida semi-autonoma di Livello 2, invece, avete un sistema completissimo, ai massimi livelli e con la gestione automatica di sterzo, acceleratore e freno... a patto che teniate le mani sul volante e gli occhi sulla strada visto che ci sono i sensori interni che controllano se siete attenti e vi suggeriscono una pausa quando siete stanchi.

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Un lusso per pochi

BMW XM costa 181.500€. Inutile parlare di allestimenti perché l'auto include tutto di serie, anche l'head-up display che proietta le informazioni sul parabrezza, i due schermi personalizzabili da 12,3 e 14,9 pollici, gli ADAS per l'assistenza alla guida e via dicendo.

Si pagano a parte alcuni particolari estetici e alcune funzioni più evolute come la chiave sullo smartphone, la BMW Digital Key Plus che trasforma iPhone a alcuni smartphone Android nella chiave digitale tramite tecnologia radio a banda ultralarga. Con questo optional potete lasciare a casa la chiave fisica.

Optional anche i cerchi da 22 o 23 pollici (quelli da 21 pollici sono di serie), il gancio traino automatico e il pacchetto

Driving Assistant Professional da 2.850€. Chi vuole mettere le mani sulla BMW XM Label Red dovrà affrettarsi: i prezzi non sono ancora stati comunicati, ma si parla di più di 200.000€ e ce ne saranno solo 500 in tutto il mondo!

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