Cupra Formentor VZ5 Taiga Grey, esclusiva e incontenibile con 390 CV. La prova su strada

Tanta potenza, finiture di qualità e coinvolgente alla guida, con il sound del cinque cilindri in sottofondo

Cupra Formentor VZ5 Taiga Grey, esclusiva e incontenibile con 390 CV. La prova su strada

Cupra Formentor VZ5 è, attualmente, la massima espressione della sportività secondo Cupra, in attesa degli innumerevoli modelli che in futuro arriveranno sul mercato. Si tratta anche del perfetto esempio di come un brand possa, non solo inventarsi, bensì evolvere in maniera esponenziale nell’arco di pochissimi anni. Lanciata nel 2018 come “costola” di Seat, il brand premium spagnolo ha saputo ritagliarsi una precisa e dirompente identità, unica sullo scenario automotive, catalizzando l’attenzione dei più giovani e conquistando appassionati e automobilisti con un mix perfetto di prodotto, esperienze e valori. Cupra Formentor, una delle auto più amate nel nostro mercato, è un veicolo polivalente: da auto perfetta per le giovani famiglie a vettura sportiva unica nel suo settore. E proprio questo estremo è quello toccato da Formentor VZ5, un crossover che “gioca” a fare l’auto sportiva (e ci riesce alla perfezione) grazie ad un assetto incredibile e un magico motore sotto al cofano. 390 CV e tanta voglia di far divertire chi sta al volante, enfatizzando l’esperienza grazie all’edizione limitata Taiga Grey, soli 999 esemplari in assoluto, ad un prezzo di lancio di 74.900 euro.

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Design scultoreo e colorazione inedita

Talmente iconica che risulta impossibile non riconoscere Cupra Formentor sulla strada. Nessuna è come lei e non serve avere un occhio allenato per accorgersi della sua presenza. Più o meno accessoriata che sia, riesce a sempre a farmi girare la testa, risultando (a mio modesto avviso) uno dei crossover meglio riusciti in commercio. Rialzata da terra quanto basta per essere considerata dagli amanti dei suv, ma non così alta da penalizzare l’esperienza di guida. Linee tirate e spigoli vivi, ancor più enfatizzati dagli accorgimenti estetici della versione VZ5. Il nostro esemplare in prova vanta un allestimento quasi full-optional, con i bellissimi cerchi in lega forgiati da 20”, in duplice tonalità (grigio opaco e bronzo solo i colori del brand spagnolo) gommati 255/35. La colorazione è il nuovo Taiga Grey, colore specifico di questa versione e creato appositamente per Cupra. L’aggressività nel frontale è assicurata dalle molteplici fenditure e appendici aerodinamiche in carbonio che impreziosiscono la parte bassa del paraurti. Nel retro invece spicca il vistoso estrattore in carbonio, dal quale spuntano i quattro terminali di scarico bronzati, disposti in maniera obliqua. Non variano le dimensioni standard di Formentor, con 4,45 m di lunghezza per 1,85 m di larghezza e 1,51 m di altezza, 1 cm circa più bassa rispetto alle altre versioni. 1.685 kg è il peso in ordine di marcia per questo esemplare, circa 250 in più rispetto ai modelli di accesso alla gamma, principalmente dovuto alla presenza del celebre 2.5 5 cilindri turbo e alla trazione integrale 4Drive con Torque Splitter.

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Interni ricercati e tecnologici

Formentor è però un crossover, prima di una sportiva rialzata, quindi è in grado di accogliere agevolmente cinque passeggeri con tutti i comfort e le tecnologie del caso. Si parte proprio dai display, due ovviamente, ad alta definizione e di serie su questo allestimento. Di fronte al conducente su trova il Cupra Virtual Cockpit grazie al quale si può interagire con tutte le informazioni relative alla marcia, con innumerevoli grafiche tra cui poter scegliere, alcune specifiche del brand spagnolo. Al centro appare in bella vista il sistema multimediale da 12” con schermo touch e grafiche dedicate. Molti colori, opzioni e schermate tra cui poter scegliere, oltre ovviamente alla connettività wireless con smartphone Android o Apple. Rispondono anche presente i sedili e volante riscaldato, regolazioni elettroniche per la seduta, ricarica wireless per smartphone, luci ambientali led multicolore e tutta la suite di sistemi di assistenza alla guida fino al secondo livello. Ciò che però sorprende di più all’interno è la cura al dettaglio, ai materiali, alla coerenza cromatica ai colori del brand.

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Le finiture bronzo sono praticamente ovunque, cominciando proprio dalle belle bocchette d’aerazione esagonali. Per non parlare poi del bellissimo volante sportivo in pelle traforata, con finitura simil carbonio e paddle annessi. Le cuciture color bronzo sono impattanti così come i due tasti nella zona inferiore, uno per avviare il magico 5 cilindri e l’altro per selezionare le modalità di guida. Le scelte cromatiche dell’interno prevedono una simil pelle color marrone scura per plancia, pannello portiera e sedili i quali, tra l’altro, regalano un tocco sportivo non indifferente all’abitacolo. Ben rifiniti, contenitivi ma non scomodi, presentano il logo Cupra sul poggiatesta e sono realizzati in morbido tessuto tecnico e Alcantara. Ultimo, ma non meno importante, il logo “Taiga Grey” nella zona alta del pannello portiera lato guidatore che presenta anche il numero progressivo dell’esemplare. Nel nostro caso il numero 087 di 999.

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Formentor VZ5, cinque cilindri esplosivi

Senza girarci troppo attorno è però il propulsore il grande protagonista di questa prova, assieme al telaio. Su gentile concessione dei “cugini” di Audi, Cupra ha potuto beneficiare del magico 2.5 5 cilindri turbo, in versione da 390 CV per questo modello. Solo 7.000 gli esemplari di Formentor prodotti con questa meccanica, abbinata all’automatico DSG doppia frizione a sette rapporti e alla trazione integrale 4Drive con l’ultimo aggiornamento, il magico Torque Splitter sull’asse posteriore. Un powertrain intrigante e capace di far venire l’acquolina in bocca agli appassionati. Merce rara di questi tempi. Con 390 CV e 480 Nm di coppia a 2.250 giri promette grandi soddisfazioni, accentuate dai dati comunicati: 4,2 secondi per toccare i 100 km/h da ferma e 250 km/h di velocità massima, limitata elettronicamente. Pedale sul freno e premiamo il pulsante di accensione. Se impostata precedentemente la modalità Cupra con il tasto di sinistra sul volante, Formentor VZ5 si lascerà andare in una sonora accensione, con il borbottio irregolare del 5 cilindri ad accompagnare. Le vibrazioni del telaio, presenti ad ogni pressione sul pedale del gas, fanno parte del gioco.

Serviranno pochi rettilinei per sentire il desiderio di affondare l’acceleratore, e così facciamo. Il suono si fa sempre più corposo nell’abitacolo e la spinta inizia a schiacciarci all’interno del sedile. Sono “solo” 390 CV ma la violenza all’erogazione li fa sembrare molti di più. 4,2 secondi per arrivare a 100 km/h si sentono tutti sullo stomaco, soprattutto dei passeggeri. Grazie al nuovo sistema di trazione integrale non perde neanche un centimetro di grip, né in partenza ma nemmeno in curva, potendo dare sfogo liberamente a tutta la sua coppia senza alcun problema. C’è una piacevole tendenza al sovrasterzo, dovuta al nuovo “differenziale” al posteriore, ma ve ne parlo nel prossimo paragrafo. La grossa turbina a fasatura variabile fatica un po’ a trovare spinta sotto ai 2.500 giri, ma basta avvicinarsi ai 2.750 per far si che il 5 cilindri passi a nuova vita. Gode di una schiena incredibile, senza non voler mai mollare la spinta fino a quasi 6.000 giri essedo un motore turbo a cui piace girare in alto. Puoi gustarti tutta la sinfonia degli scarichi, giocando con i regimi del motore e con le cambiate, tra l’altro fulminee in modalità Cupra, grazie ad un’ottima taratura del doppia frizione a sette marce. I rapporti entrano con una modesta violenza, anche in scalata, senza mai mancare all’appello anche al limitatore. Tutto lavora all’unisono per valorizzare al massimo quei 390 CV che (sarò ripetitivo) continuano a sembrarmi più del valore dichiarato.

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Da guidare, nessuna come lei

E quando credi che il propulsore sia quasi tutto, scopri che i tecnici di Cupra hanno letteralmente calato l’asso nella regolazione del telaio di Formentor VZ5. Pur partendo da una più che diffusa piattaforma MQB, il lavoro effettuato per rendere Formentor una vera e propria “lama” su strada è stato incredibile. L’assetto a controllo elettronico lascia ampio margine per aggiustare la vettura sulla base delle preferenze, anche perché in modalità Cupra risulta davvero molto secca per molte tipologie di strade. Ma quando si decide di fare sul serio, quella rigidità ripaga in stabilità, tenuta e precisione in curva. A memoria non credo di aver mai provato un crossover con tali doti dinamiche, ampiamente superiori a molte berline sportive (più comunemente definite Hot Hatch). L’inserimento in curva è affilato ma a sorprendere è l’efficacia del sistema di trazione integrale. Con poco o nessun rollio l’auto rimane sempre piatta in curva, sedendosi leggermente sull’asse posteriore dal quale riuscirà a generare un’incredibile spinta, indispensabile per aiutare il corpo vettura a ruotare attorno al punto di corda. Si può chiaramente giocare con le regolazioni del differenziale posteriore, ma è in modalità Cupra e senza controlli che si apprezza maggiormente il suo funzionamento.

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Il nuovo sistema Torque Splitter messo a punto dal gruppo e perfezionato da Cupra è stato in grado di rendere quasi (e ripeto quasi) a trazione integrale-posteriore una piattaforma che è concepita per essere a trazione anteriore. L’indole sovrasterzante, alle volte, ci porta ad uscire quasi in completo controsterzo dalle curve più strette, seguito ovviamente da sonore risate e un bel sorriso stampato sul volto. Il pacco frizioni è in grado di mandare quasi l’intera coppia destinata all’asse posteriore su una singola ruota, accentuando il momento di rotazione, come mai fatto in passato su questo sistema di trazione integrale. C’è infatti anche la modalità Drift per gli incontentabili. Nonostante il nostro esemplare fosse dotato di pneumatici invernali, la capacità di generare grip da parte della meccanica è letteralmente sopraffina, stabilendo ovviamente nuovi standard di segmento per questa tipologia di auto. Mi sono divertito alla guida come se avessi tra le mani una berlina sportiva, quindi ribassata. Questo è l’effetto di Formentor VZ5, ti fa sentire vicino all’asfalto pur essendone leggermente sopraelevato. Se volessimo proprio trovarle un difetto, si parlerebbe ovviamente di consumi. La media registrata negli oltre 500 km della nostra prova era prossima i 9,0 km/l, senza però esserci risparmiati con il gas. Ad ogni modo neanche malvagio come valore, se considerato l’intero pacchetto a cui si accede con questo modello. Tuttavia, in modalità Comfort e strade a lungo scorrimento, non è neanche impossibile sfiorare i 14 km/l con cruise control a 130 km/h, manifestando così anche la sua indole turistica da Crossover.

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Prezzo e considerazioni finali

Per portarvi a casa questo bel gioiellino – a patto che siano rimaste disponibili delle versioni Taiga Grey – il prezzo di partenza è di 74.900 euro, mentre per una più convenzionale Formentor VZ5, si parte da circa 68.700 euro, lasciando poi più spazio ai gusti personali in fase di configurazione. Ad ogni modo, le buone parole spese sul piacere di guida di Formentor si possono ampliare a tutta la gamma del crossover spagnolo, segnando un punto di riferimento nel settore anche per le versioni più classiche a benzina, diesel o ibride. La gamma di Formentor è infatti vastissima, a partire da 35.600 euro, con tante alternative che hanno aiutato il modello ad affermarsi in Italia e in generale in Europa come uno dei crossover maggiormente apprezzati. Certo, con un cinque cilindri turbo da 390 CV è tutto più facile e, senza troppi indugi, Formentor VZ5 rientra all’interno di quella piccola cerchia di auto che siamo davvero dispiaciuti di dover restituire al termine del comodato. E’ una di quelle auto che, una volta parcheggiata, ti costringe sempre a girarti verso di lei.

Design, sound, performance e qualità; tutto dialoga perfettamente, c’è una lineare coerenza tra tutti i suoi elementi che spero ritornerà nei futuri modelli del brand. Chapeau Cupra o, per meglio dire, bien hecho Cupra!

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