
La forza dei numeri di un marchio che nel 2024 ha ottenuto eccellenti risultati e la consapevolezza di poter affrontare e superare le sfide del futuro seppur in un contesto complesso in cui versa il settore dell'automotive. Raffaele Fusilli, Ceo di Renault Italia, non ha dubbi sui punti di forza del marchio che guida: "Vendere vetture nei canali giusti che creino valore per noi e per i clienti ha funzionato bene".
Cosa ha determinato questo successo?
"Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto nel 2024 che è stato di fatto il migliore degli ultimi 35 anni per il nostro Gruppo in Italia. Abbiamo registrato un importante aumento delle vendite, del 10% rispetto al 2023, ed una quota di mercato dell’11,6%. Abbiamo dato il via ad una vera e propria rivoluzione con il debutto di Scenic E-Tech Electric, premiata “Car of the Year 2024”, e l’iconica Renault 5 E-Tech Electric, eletta Car of the Year 2025, che è stata senza dubbio la protagonista del lancio del 2024 e ha fatto registrare, da subito, un record di configurazioni sul sito".
Entrando nel dettaglio invece di Renault, i numeri sono dalla vostra.
“Siamo cresciuti in termini di volumi, del 6,8%, registrando il 5,9% di quota di mercato, diventando così il quarto brand automotive nel nostro Paese. Nell’ambito del piano strategico “Renaulution”, abbiamo proseguito con successo in Italia la strategia avviata ormai all’inizio del 2021, con una politica commerciale orientata alla creazione del valore, puntando quindi ad una forte progressione delle vendite nei canali più redditizi. Infatti, sono cresciute del 6% le vendite a clienti privati nel 2024, e abbiamo raggiunto una quota del 6,7% in questo canale. Questo risultato ci ha consentito di posizionarci al quarto posto nel ranking a privati, ed è il frutto del successo dei lanci nell’anno appena trascorso: Captur, che insieme a Clio ha consolidato la storia di successo della Marca nel segmento B, e poi Symbioz, Espace, Rafale e Scenic E-Tech che ci hanno consentito di accelerare la riconquista dei segmenti C-D”.
Il tutto in un contesto non semplice. Quali sono le sfide del prossimo futuro?
“Siamo alla vigilia dell’applicazione dei target previsti dalla normativa CAFE 2025 che richiedono una riduzione di 15 grammi di emissioni di CO 2 per chilometro sulle nuove auto immatricolate, quindi un valore medio di 93,6g/km. Per raggiungere questo target, il mix dei veicoli elettrici dovrebbe essere del 20-22%, mentre sappiamo che oggi è solo del 4% in Italia (del 13% in Europa). In Italia è ancora più complicato perché hanno bloccato completamente qualsiasi politica di sostegno all'acquisto; perché le infrastrutture crescono ad un passo comunque lento e perché, ricordo sempre, oltre il 20% delle infrastrutture di ricarica non funziona o sono in manutenzione o sono in fase di attivazione. La Commissione europea ha rinviato le sanzioni del 2025, pre-condizione assolutamente necessaria ma non ancora sufficiente. Stiamo affrontando una complessa transizione verso i veicoli elettrici, in cui l'industria automobilistica europea ha investito in modo significativo e riorganizzato intere catene del valore per rendere la mobilità elettrica una realtà, ma in cui l’evoluzione della domanda del mercato sta registrando una battuta d’arresto perché mancano le condizioni di base. E poi c'è la sfida della digitalizzazione, con le auto che diventano sempre più simili a smartphones su quattro ruote, che stiamo affrontando con determinazione".

Parlando di elettrificazione, si può dire senza timore di smentita che la vostra strategia “a due gambe” abbia funzionato in Italia.
“In Italia è cresciuta la domanda di elettrificazione, sia ibrida che 100% elettrica. Per quanto riguarda la Marca Renault, con il nostro ricco piano prodotto e la strategia che giustamente citava, “a due gambe”, - che significa gamma 100% elettrica da una parte, e gamma ibrida dall’altra, per una transizione energetica più graduale- abbiamo conquistato il 2° posto nei veicoli elettrificati, con un volume di autovetture elettrificate pari al 30% delle immatricolazioni della Marca, e questo proprio grazie al successo delle motorizzazioni ibride sempre più richieste dai clienti. Ricordo che i nostri motori E-tech sono i più efficienti sul mercato in termini di consumi e di prestazioni. Tant'è che siamo il secondo, mi sembra, brand in Italia nel cosiddetto green market, cioè quello che racchiude l'elettrico più il plugin più il vero ibrido. L'ibrido di Renault è un elettrico in città che ogni tanto va a benzina, perché in città per il 70-80% del tempo tu viaggi sostanzialmente in elettrico".

Crescita e successi senza dimenticare il valore umano aziendale.
“Le persone rimangono per me il valore più grande di un’azienda, ecco perché ritengo vitale mettere il loro benessere "al centro del villaggio". È quello che stiamo facendo in Italia, dal 2021: assicurare loro un tempo di qualità sul posto di lavoro, perché la grande trasformazione che sta interessando il Gruppo Renault passa anche attraverso le sue donne e i suoi uomini. Con il nostro team HR, abbiamo intrapreso in questi anni tantissime azioni in tema di People Strategy, Diversity & Inclusion ed Employer Branding che sono state molto apprezzate da tutti i nostri collaboratori e ci hanno consentito di ottenere, proprio pochi giorni fa, la prestigiosa certificazione di Top Employer per il terzo anno consecutivo, con un importante incremento del punteggio rispetto all’anno scorso. E adesso puntiamo dritti all’eccellenza!”.
Cosa dobbiamo aspettarci in termini di novità per il 2025?
"L’offerta elettrica della Marca Renault sarà completata, quest’anno, da Renault 4 E-Tech Electric che, con R5 e Twingo E- Tech Electric che proporremo nel 2026, ad un prezzo inferiore a 20mila euro, rappresentano la rivoluzione elettrica di Renault alla portata di tutti. Con questi prodotti, infatti, confermiamo la nostra volontà di accelerare la transizione energetica in Europa, democratizzando i veicoli elettrici, offrendo dunque un’intera gamma in grado di rispondere a tutte le esigenze e a tutti gli utilizzi".
La vera star però è la R4.
"Sarà la protagonista assoluta, storica e iconica, la vettura blue jeans”, come la definiva Pierre Dreyfus, icona degli anni Sessanta, ha proprio incarnato l’auto per tutti e per qualunque percorso, urbano ed extraurbano. Quella macchina lì è stata la rappresentazione plastica del concetto di libertà degli anni '60. Erano i tempi dei Beatles, della minigonna, della rivoluzione sessuale, era un'auto usata dalle signore, la si usava in vacanza, in città, nei weekend, per fare la rivoluzione e per fare l'amore. In Italia ne abbiamo prodotte a Pomigliano d'Arco 40.000 frutto di una mitica alleanza Alfa Romeo-Renault per superare i dazi dell'epoca. La macchina si chiamava Alfa Romeo Renault 4. Per questo gli italiani hanno un legame forte con l'R4. E oggi si reinventa completamente adottando l’approccio retrofuturistico che già abbiamo conosciuto con la sorella R5, diventando più che mai una voiture à vivre dei nostri giorni".

In arrivo anche la R5 Turbo 3E.
"Sì, una vera belva da rally, drifting e pista adattata all’uso su strada. Una supercar compatta, un’auto spettacolare, il modello più potente e prestazionale mai realizzato nella gamma Renault.
Incarna la passione per la sportività, lo spirito agonistico e l’anima della Marca Renault e, come giustamente ricordava, fa rivivere la tradizione leggendaria delle Renault 5 Turbo e Turbo 2 degli anni Ottanta, modelli iconici che hanno segnato un’intera epoca! Dal design a dir poco esuberante e basata su una piattaforma creata su misura, completa l’offerta già composta dalla city car R5 e dalla city car sportiva Alpine A290 promettendo le migliori prestazioni (accelerazione 0- 100 km/h in meno di 3,5 secondi) e sensazioni in soli 4 metri di lunghezza, cosa mai vista prima sul mercato. Inaugura infatti la categoria delle “supercar compatte”. Renault continua così a rendere i veicoli elettrici sempre più appealing, perché l’emozione deve tornare ad essere la priorità nella scelta di un’auto".
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