La Lancia Stratos è una vera e propria leggenda dei rally e una delle vetture più iconiche mai prodotte dalla Casa di Chivasso. La sportiva della Casa torinese, insieme alle mitiche 037 e Delta, ha scritto le pagine più incredibili e indimenticabili di questo adrenalinico motorsport.
Lancia Stratos, 50 anni dalla prima vittoria internazionale
Esattamente cinquant’anni fa, il 25 settembre 1973, la Stratos trionfava nella sua prima competizione internazionale. Proprio nel 1973, il bolide italiano pilotato dal duo Munari-Manucci venne iscritto per la prima volta alle competizioni. Nel settembre del medesimo anno, la Stratos celebrò il suo primo trionfo internazionale in occasione del Tour De France Automobile. Questo traguardo arrivo subito dopo la prima vittoria assoluta della vettura, avvenuta nell’aprile dello stesso anno al Rally Firestone.
Queste due vittorie furono soltanto il preludio di un palmares senza precedenti: la Stratos vinse per 3 volte consecutive il Rally di Monte Carlo, 3 volte il Campionato Mondiale Costruttori, dal ‘74 al ‘76 e ancora 3 nell’Europeo Piloti. Come se non bastasse, Munari e la Stratos vinsero nel 1977 anche la Coppa FIA Piloti Rally.
Luca Napolitano, CEO del marchio Lancia, ha dichiarato:
Oggi celebriamo i 50 anni dalla prima vittoria di Lancia Stratos, una delle vetture da Rally più vincenti di tutti i tempi, definita dal pubblico la “bête à gagner”. Insieme a 037 e Delta, la Lancia Stratos è diventata una leggenda nel mondo dei Rally. Ma non solo. Lancia Stratos rappresenta una delle vetture più iconiche della storia di Lancia, una vettura brutale ed efficiente, con elementi di design fondamentali, che sono entrati nell’immaginario collettivo e che ci hanno guidando nel disegnare le vetture del futuro di Lancia: i fari posteriori rotondi, la forma aerodinamica e il color blocking degli interni.
Motore V6 della Dino 246 Ferrari
Montato centralmente, nella Stratos batte il sei cilindri a V della Dino 246 Ferrari. Parliamo di un V6 2418 cm3, con monoblocco in ghisa e testata bialbero in lega leggera alimentato da 3 carburatori Weber doppio corpo. La versione stradale erogava una potenza massima di 190 CV a 7000 giri/min e grazie ad un favorevole rapporto peso/potenza di 5,2 kg/CV, la vettura bruciava lo scatto da 0 a 100 km/h in meno di 7 secondi e poteva passare da 0 a 160 km/h in circa 18 secondi. Il V6 Dino elaborato per le competizioni poteva raggiungere una potenza massima di 280 CV a 8000 giri/minuto.
Ispirata alla Strato’s Zero
Ispirata al futuristico prototipo “Strato’s Zero” del 1970, la versione di serie Lancia Stratos viene presentata nel 1971. La vettura si caratterizza esteticamente per la sua inconfondibile forma a cuneo. Tutto il design risulta progettato appositamente per il rally, a partire dal frontale affilato, passando per i passaruota fino ad arrivare a cofano e baule, costituiti da due leggeri gusci e comprensivi dei rispettivi parafanghi. Completano l’effetto scenico e l’efficienza aerodinamica, i tipici fari rotondi e l’aggressivo alettone posteriore. L’abitacolo dal forte carattere racing risulta completamente centrato sul guidatore e studiato per ottenere le migliori performance in gara. Gli interni ospitavano solo due posti secchi e due vani per i caschi da corsa, dettaglio che distingueva anche la versione stradale.
Dal passato al futuro
Il mitico passato della Lancia è pronto a riflettersi nel futuro del brand.
Ad esempio, i mitici fari rotondi di questo storico modello richiamano quelli della concept 100% elettrica “Pu+Ra HPE”, manifesto del marchio per i prossimi 10 anni che incarna la visione del futuro della Lancia a 360°.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.