Transizione energetica, la road map di De Meo all'Europa

Il CEO del Gruppo Renault ha redatto un ampio documento con l’obiettivo di offrire un contributo alla futura politica europea in relazione alla transizione energetica

Transizione energetica, la road map di De Meo all'Europa

L’Europa e i suoi cittadini si preparano ad affrontare una fase molto importante e delicata della loro storia. Il prossimo giugno si terranno infatti le elezioni europee, nel corso delle quali si dovranno scegliere i futuri rappresentanti dei 27 Stati membri dell'Unione. Gli eletti dovranno portare avanti sfide fondamentali per il nostro futuro, tra cui alcune legate all’ambiente e alla relativa transizione energetica. In vista di questo importante appuntamento, il CEO del Gruppo Renault, Luca de Meo, ha reso pubblica la sua Lettera redatta per l’Europa e inviata il 19 marzo 2024 ai principali decision maker e stakeholder dei Paesi membri.

Elezioni europee e transizione energetica

Parliamo di un documento lungo ben 20 pagine disponibile in una dozzina di lingue europee, dove il manager italiano alla guida di uno dei gruppi più grandi del nostro Continente, si rivolge a cuore aperto a tutti i protagonisti della politica europea. L’appello di De Meo, fatto a poche settimane dalle elezioni, punta a sensibilizzare L’Europa sulla necessità di realizzare con successo e in modo sinergico la transizione energetica dell’industria automotive.

Una road map per l’Europa

Entrando nel dettaglio, De Meo più che una lettera ha voluto realizzare una vera e propria roadmap, frutto di una diagnosi seria e senza sconti dell’attuale situazione in cui versa il settore dell’auto europeo e sulle prospettive che lo attendono. Il CEO vorrebbe che questo periodo di transizione e trasformazione senza precedenti si trasformi in un trampolino di lancio per il rinnovamento industriale dell’Europa, diventi un vero e proprio Rinascimento dove ci sia spazio per nuove collaborazioni intersettoriali e per la nascita di ambiziosi progetti tra settori pubblici e privati.

De Meo prende anche come esempio il successo di Airbus, dichiarando che: “Abbiamo già visto con Airbus ciò che l’Europa è in grado di fare. Intensificando le iniziative di cooperazione, metteremo la nostra industria sulla strada del rinnovamento”.

Sette Raccomandazioni e otto misure per la politica industria

In questa road map vengono quindi evidenziate sette raccomandazioni e otto misure dedicate allo sviluppo di una vera e propria politica industriale europea che sia allo stesso tempo competitiva e decarbonizzata. Il CEO del Gruppo Renault si spinge anche a proporre il lancio di dieci grandi progetti europei in ambiti strategici, che vanno ben oltre l’industria automobilistica. Si spazia dalla promozione di piccole auto europee, passando dalla rivoluzione delle consegne dell’ultimo miglio e fino ad arrivare allo sviluppo di infrastrutture di ricarica e della tecnologia V2G, aumentando alla competitività dell’Europa nel settore dei semiconduttori.

I dati salienti della Lettera all’Europa

Di seguito è possibile leggere una serie di fatti chiave, che ovviamente vengono approfonditi in modo più dettagliato nella Lettera firmata da De Meo.

1. L’attuale industria automobilistica europea

Contributo sociale ed economico

- 13 milioni di persone impiegate nel settore in Europa

- 7% della forza lavoro totale in Europa

- 102 milioni di euro di saldo commerciale positivo tra l’Europa e il resto del mondo (pari al deficit commerciale francese)

- 17% della spesa totale in R&S dell’Europa (compreso il settore pubblico)

2. Sfide alla leadership dell’industria automobilistica europea

Spostamento verso l’Asia

- Circa il 4% delle vendite di veicoli elettrici in Europa è realizzato da marche cinesi

- Nel 2023, il 35% dei veicoli elettrici esportati in tutto il mondo era di provenienza cinese

- Vantaggio in termini di costi pari a 6-7.000 euro per i cinesi nelle auto del segmento C (25% del prezzo totale)

- Ciclo di sviluppo di 1,5 – 2 anni in Cina rispetto ai 3 – 5 anni in Europa.

Sfida dell’elettrificazione

- Potenziale di business raddoppiato con i veicoli elettrici: un’opportunità da 200 miliardi di euro nel perimetro geografico di Renault

- Il 55% delle vendite sarà rappresentato da veicoli elettrici entro il 2030 (vs. l’8% odierno)

- 252 miliardi di euro investiti dai costruttori europei tra il 2022 e il 2024 per raggiungere l’obiettivo “zero emissioni nette” in Europa entro il 2035

- 25 milioni di posti di lavoro interessati dalle transizioni digitale e ambientale, con un impatto su 500.000 posti di lavoro nel settore dei veicoli endotermici e la creazione di 120.000 nuovi posti di lavoro

Il paradosso normativo in Europa

- 8-10 nuovi regolamenti vengono introdotti in Europa ogni anno

- Oggi le auto sono in media il 60% più pesanti rispetto a 20 anni fa

- Aumento del prezzo delle auto del 50% rispetto a 20 anni fa

- Perdita del 40% dei posti di lavoro nel comparto produzione in Francia per effetto della delocalizzazione (costo del lavoro 40% più alto in Europa rispetto alla Cina)

- Invecchiamento raddoppiato del parco auto medio (12 anni oggi rispetto ai 7 anni del passato)

- Fino al 25% delle risorse per la R&S mobilitate per studiare l’applicazione delle regolamentazioni

Modelli normativi diversi

- 110-160 miliardi di euro di incentivi alla produzione in Cina, per il periodo fino al 2022

- 40 miliardi di dollari di crediti di imposta per la produzione verde negli Stati Uniti con l’Inflation Reduction Act

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