Azienda trasferita per troppe lucciole

L’industria assediata dalle prostitute trasloca da Bollate

Michele Perla

Hanno combattuto e vinto perfino la concorrenza dei paesi asiatici, ma non la battaglia contro le lucciole che quotidianamente assediano l’azienda. Così pur di non dover più vergognarsi con i clienti che arrivano da tutto il mondo, costretti a parcheggiare le auto davanti ad un piccolo esercito di prostitute che seminude stazionano nei pressi della ditta, hanno deciso di mollare. Di trasferirsi cercando siti industriali meno hard. È l’amara decisione presa dalla Industria Grafica Signum, una grande azienda che ha sede in via Ferraris a Bollate. «Ormai ci sentiamo sconfitti in questa lotta impari, dove il comune fa orecchie da mercante – racconta Elio Pogliani -. Gli unici che ci danno una mano sono i carabinieri. Ma le lucciole allontanate dopo qualche ora, grazie a magistrati molto comprensivi, tornano puntualmente al loro posto di lavoro». L’area verde che circonda l’azienda è di fatto diventata un’alcova a cielo aperto. La scorsa settimana l’azienda ha tenuto il proprio consiglio d’amministrazione; all’ordine del giorno c’era l’acquisto di costosi macchinari. Analizzata la situazione si è deciso però di non farne nulla: agli investimenti i soci hanno preferito il trasferimento. «Recentemente ci hanno fatto visita gli alunni di una scuola elementare, accompagnati dalle insegnanti – concludono alla Signum -.

Dopo lo slalom per farli accedere in ditta evitando loro l’accoglienza a luci rosse, li abbiamo tenuti prudentemente lontani dalle finestre, sottraendoli all’osceno spettacolo andato in scena, nonostante fossero le 10 del mattino».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica