Amplifon inciampa in Borsa dopo i conti 2024

Giù del 15,7% i profitti del gigante degli apparecchi acustici. Ricavi a 2,4 miliardi con crescita a doppia cifra negli Usa. Il ceo Vita non teme i dazi trumpiani

Amplifon inciampa in Borsa dopo i conti 2024
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Il mercato castiga Amplifon dopo i conti 2024. Il titolo del colosso degli apparecchi acustici è crollato del 15,67% a 20,40 euro, sui minimi dal 2020. Amplifon ha archiviato il 2024 con utile netto in calo dell’8,5% a 151,7 milioni di euro, complici maggiori ammortamenti conseguenti ai forti investimenti nel business e all’incremento degli oneri finanziari. I ricavi sono invece cresciuti del 6,6% a 2,41 miliardi a cambi correnti rispetto al 2023 (del 7% a cambi costanti). Spicca la crescita organica a doppia cifra negli Usa che diventano il primo mercato per ricavi.

L’ebitda ricorrente risulta pari a 567,7 milioni, in aumento del 4,8% rispetto al 2023. Dato leggermente inferiore rispetto ai 576 mln del consensus degli analisti.

L’incidenza sui ricavi è pari al 23,6%, rispetto al 24% nel 2023. Il free cash flow è pari a 175,9 milioni, dopo Capex per 145 milioni (in aumento del 9,8% rispetto al 2023). L’indebitamento finanziario netto è salito a 961,8 milioni rispetto ai 852,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023, dopo investimenti per Capex, M&A, riacquisto di azioni proprie e dividendi per un totale di 428,6 milioni di euro.

Il Cda ha proposto un dividendo di 29 centesimi di euro per azione, in linea con il dividendo distribuito nel 2023, con un pay-out pari al 45% dell’utile netto consolidato per azione. Per il 2025 Amplifon si attende ricavi in crescita ad un tasso «mid to high single-digit» a cambi costanti e un aumento della redditività con un margine ebitda ricorrente di almeno il 24%.

Il ceo Vita: dazi non ci preoccupano particolarmente

“Dopo un 2024 più debole siamo positivi sul fatto che il mercato europeo torni a una crescita solida, in primo luogo per la prevista crescita nel mercato francese, ma anche perché il mercato ha performato sotto i livelli storici per tre anni consecutivi”, ha dichiarato Enrico Vita, ceo di Amplifon, che si è detto particolarmente preoccupato dai possibili dazi americani.

"Abbiamo una rete di fornitori molto ben diversificata, in quanto ci approvvigioniamo da tutti e cinque principali produttori mondiali di dispositivi acustici i quali, a loro volta, stanno adottando strategie di diversificazione per mitigare i rischi".

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