I bond, i soldi degli infermieri e la società di Ferragni: la verità del socio dell'influencer

Nella ricostruzione dei tasselli societari, sono emersi due bond sottoscritti per 15 milioni da un socio di Ferragni, che corrispondono allo stesso valore dei bond sottoscritti dall'Enpapi

I bond, i soldi degli infermieri e la società di Ferragni: la verità del socio dell'influencer
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Quello delle aziende e delle società è un mondo complesso, che si sviluppa su diversi livelli gestionali. L'impero economico di Chiara Ferragni in tal senso non fa differenza. Un'analisi approfondita condotta da Mario Gerevini per l'inserto economico del Corriere della sera ha individuato due bond molto particolari che valgono complessivamente 15 milioni di euro e che, come spiega il giornalista, sono stati "clonati" e si trovano nel bilancio dell’Enpapi, l’ente previdenziale degli infermieri.

Nello specifico, si tratta di obbligazioni in scadenza nel 2025 che sono state emesse dalla società Alchimia di Paolo Barletta. Nonostante Ferragni sia la frontwoman di tutte le sue operazioni, Barletta con la sua società è il socio di maggioranza di Fenice, l'azienda chiave del sistema Ferragni, che detiene i diritti del brand. A sottoscrivere il bond, ha spiegato Gerevini, è un manager milanese, Andrea Cuturi, che ha in pegno le azioni di Alchimia ma i fondi provengono dal fondo degli infermieri, ovviamente in maniera del tutto indiretta.

Si tratta di un'operazione per la quale Chiara Ferragni è completamente estranea, che inizia a febbraio 2018, quando l'Enpapi "delibera di approvare l’investimento nel titolo di debito emesso da Anthilia Holding", si legge nello stralcio di verbale pubblicato dal Corriere. Anthillia Holding è la società di cui è amministratore delegato Cuturi. L'obiettivo, come si legge nello stesso verbale, è "Di supporto/investimento in Pmi operanti nell’economia reale (target potenziali nei settori technology, fashion, healthcare-biotech e lifestyle)". Fino a quel momento, Anthilia non operava in quel settore. Due settimane dopo, a marzo, Anthilia emette obbligazioni per 10milioni di euro sottoscritte da Enpapi, per poi emetterne altre per 5milioni a gennaio 2019. Tutte con scadenza 2015.

Il totale delle obbligazioni emesse è di 15 milioni di euro, soldi ricevuti da Enpapi. In quel lasso di tempo nasceva la holding di partecipazioni Alchimia, che oggi possiede il 40% di Fenice. Alchimia nasce con un portafoglio di partenza di 23milioni di capitale, in cui l'asset principale è proprio Fenice, valutata 14.5 milioni di euro, oggi a bilancio per 15.9 milioni di euro. Cosa fa Cuturi? Gira una somma pari a 15milioni di euro in Alchimia, tramite i quali sottoscrive bond di pari valore rispetto ai soldi ricevuti da Enpapi. Si tratta di bond emessi negli stessi giorni, con uguale scadenza ma che fruttano un punto percentuale in più di interessi. "Il bond emesso da Alchimia e collocato nell’anno 2018 con scadenza nel 2025, ha generato liquidità utilizzata da Alchimia Investments per le operazioni di venture capital comunicate nel corso del tempo al mercato. Si rende noto che tale capitale derivante dal bond non è stato investito ad alcun titolo nella partecipata Fenice S.r.l. di cui è Amministratore Delegato Chiara Ferragni", si legge nella nota diffusa da Alchimia Investment, disponibile qui.

Anthilia Holding Srl e Anthilia Capital Partners SGR SpA, in una nota a precisazione dell'articolo del Corriere della sera, "precisano che sono completamente estranee a tutti i fatti descritti. Come correttamente riportato nell’articolo, le operazioni citate sono riferibili esclusivamente alla società “AH Srl”, entità giuridica distinta e separata dalla attuale Anthilia Holding Srl".

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