Autostrada del Brennero, il patto dell'intermodalità tra gomma, rotaia e acqua

Per migliorare il trasporti bisogna potenziare gli hub intermodali dove Tir e treni si incontrano per scaricare e caricare merci. Autobrennero investirà a "Isola della Scala” e nel porto di Valdaro che collega Mantova al mare, prolungando così idealmente l’autostrada fino all’Adriatico

Autostrada del Brennero, il patto dell'intermodalità tra gomma, rotaia e acqua
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Dalle Alpi all’Adriatico il passo, in futuro, sarà davvero breve. Nel progetto di Green Corridor con cui Autostrada del Brennero mira a ridisegnare la mobilità del futuro lungo l’asse del Brennero infatti l’integrazione sempre più efficace e rapida tra i vari sistemi di trasporto riveste un ruolo fondamentale. “Il trasporto ferroviario – osserva Diego Cattoni, Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero – non sostituirà mai il trasporto su gomma. Chi lo afferma o è poco informato, o di parte. Non si può pensare di spostare di poche decine di chilometri una merce con il treno per poi affidarla alla gomma per l’ultimo miglio. Ciò che si può e si deve pensare è di spostare progressivamente le merci a lunga percorrenza dalla strada alla ferrovia, potenziando di conseguenza gli hub intermodali, ossia i centri come il Quadrante Europa di Verona, dove Tir e treni si incontrano per scaricare e caricare merci, anche attraverso l’importante investimento di Autobrennero previsto a Isola della Scala”.

Diego Cattoni, amministratore delegato di Autostrada del Brennero
Diego Cattoni, amministratore delegato di Autostrada del Brennero

In quest’ottica rientra anche il potenziamento dell’interporto a Trento nord e la nuova frontiera, quella dell’acqua. Autostrada del Brennero è determinata a sviluppare il porto di Valdaro che collega Mantova al mare attraverso 136 chilometri di canali navigabili, prolungando così idealmente l’autostrada fino all’Adriatico.

Puntare sulla collaborazione fra gomma, rotaia e acqua significa del resto sgravare l’autostrada dal traffico e contemporaneamente contribuire ad abbattere le emissioni inquinanti. Per questo Autobrennero ha iniziato ad investire in questa direzione fin dagli Novanta: oggi il Gruppo Autobrennero è il secondo operatore transfrontaliero del settore merci in Italia e grazie alle società ferroviarie Rtc SpA, In Rail SpA e Lokomotion GmbH mobilita quasi 20.000 treni all’anno, contribuendo così a spostare dall’autostrada alla rotaia 1.000 mezzi pesanti al giorno. Il che si traduce in ben 200.000 tonnellate circa di Co₂ risparmiate annualmente all’ambiente. Numeri che non potranno che crescere con l’apertura del Tunnel di Base del Brennero, su cui la Società investe da tempo e che è prevista per il 2032.

Il BBT permetterà infatti lo sviluppo dell’alta velocità ferroviaria anche nel settore merci. La capienza della rete aumenterà di 60-90 treni al giorno e i carichi potranno essere del 20% più pesanti, visto che saranno abbattuti i limiti posti dalle pendenze.

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