Prosegue la crisi del mercato degli smartphone: i chiari segnali della discesa nel baratro, avvertiti in tutto l'arco dell'anno in corso, avranno inevitabili ripercussioni sui conti dei più grandi marchi nel 2023, con rare eccezioni.
Stando all'analisi effettuata dagli esperti analisti di Counterpoint Market Research, i quali si sono occupati in particolar modo di valutare l'andamento dei dati relativi alle vendite nel terzo trimestre del 2022, quindi complessivamente dal mese di luglio fino a settembre, si registra un -12%, che corrisponde a un calo generale dei ricavi pari al 3%. Rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, quindi, si vendono meno smartphone, anche se determinate società riescono meglio a tenere botta rispetto alla concorrenza.
Gli analisti ritengono di poter imputare l'andamento del mercato a una generica difficoltà del settore in particolar modo in Cina, Paese produttore di due dei marchi maggiormente in crisi come Vivo e Oppo. Per le aziende cinesi produttrici di smartphone "le minori entrate sono causate principalmente dalla flessione delle spedizioni nella Cina colpita dal Covid ancora in corso, dove vediamo un significativo calo dei ricavi su base annua", sostengono gli esperti di Counterpoint Market Research, come riportato da Il Sole 24 Ore. Questa evidente flessione, tuttavia, sarebbe in buona parte controbilanciata dall'incremento del costo medio dei terminali (mediamente + 10% su base annua).
I principali marchi
C'è chi sale e chi scende, quindi, tra le principali aziende produttrici. Gli unici a registrare un aumento rispetto ai dati registrati lo scorso anno sono Apple e Xiaomi. Per contro perdono terreno Samsung e, come accennato in precedenza, Vivo e Oppo. La società di Cupertino, stando quantomeno alle analisi del terzo trimestre del 2022, detiene il 42% dell'interno mercato.
Segue Samsung, che si ferma al 18,3% e infine Xiaomi, a cui spetta l'8,3%. Rispetto allo scorso anno, per Apple si può parlare di un incremento di 5 punti percentuali. Cresce, anche se di poco, Xiaomi, che guadagna un + 0,6%. Contiene le perdite Samsung, che rispetto al 2021 fa segnare un – 0,2%. Più pesanti, invece, i passi indietro di Oppo (- 2,1%) e soprattutto di Vivo (con un pesante – 3,5%). Limitate anche le perdite degli altri principali marchi in commercio i quali, complessivamente, si spartiscono il restante 20,4% della torta. Significativo il passo in avanti di Xiaomi, che in soli 12 mesi è riuscita a scavalcare sia Oppo che Vivo, raggiungendo il terzo posto.
Nella
specifica categoria dei cellulari pieghevoli, invece, Samsung mantiene il suo netto predominio: si parla addirittura di vendite raddoppiate rispetto al 2021. Z Fold ha prodotto di conseguenza un incremento di ricavi del 27%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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