![Produzione industriale in calo del 3,5% nel 2024](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2024/10/21/1729505337-worker-4395770-1280.jpg?_=1729505337)
Il 2024 si chiude con una contrazione della produzione industriale italiana del 3,5% rispetto all'anno precedente. Lo comunica l'Istat, evidenziando una dinamica negativa dell'indice corretto per gli effetti di calendario in tutti i mesi dell'anno, con cali congiunturali in tutti i trimestri. A dicembre 2024, l'indice destagionalizzato della produzione industriale ha registrato una diminuzione del 3,1% rispetto a novembre. Al netto degli effetti di calendario, il calo tendenziale è stato del 7,1%, considerando che i giorni lavorativi di dicembre 2024 sono stati 20, contro i 18 di dicembre 2023.
Settori in difficoltà e unica crescita nell'energia
L'analisi settoriale mostra un andamento negativo per quasi tutti i comparti. L'indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale solo per l'energia (+0,9%), mentre registra flessioni per i beni strumentali e i beni di consumo (-3,3% per entrambi) e per i beni intermedi (-3,6%). Anche su base annua, la tendenza negativa persiste, con un'unica eccezione: il settore energetico, che segna una crescita del 5,5%. Al contrario, i beni strumentali subiscono un calo del 10,7%, i beni intermedi del 9,5% e i beni di consumo del 7,3%.
I settori economici più colpiti
A dicembre 2024, solo pochi settori economici registrano incrementi tendenziali: l'attività estrattiva (+17,4%) e la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (+5,0%). Tuttavia, il quadro generale rimane preoccupante, con flessioni particolarmente marcate nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-23,6%), nelle industrie tessili, dell'abbigliamento, pelli e accessori (-18,3%) e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-14,6%).
Solo il settore alimentare in crescita nel 2024
Nel bilancio complessivo del 2024, solo il comparto energetico segna una crescita, mentre la manifattura chiude l'anno con un calo generalizzato. L'unico settore manifatturiero in espansione è quello delle industrie alimentari, bevande e tabacco.
Le flessioni più marcate riguardano, ancora una volta, le industrie tessili, dell'abbigliamento, pelli e accessori (-10,5%) e la fabbricazione di mezzi di trasporto (-11,3%). Il trend negativo della produzione industriale rappresenta un segnale di allarme per il settore produttivo italiano, richiedendo interventi mirati per invertire la rotta nei prossimi mesi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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