Nonostante fossero più vecchi - e, quindi, di certo più «sgamati» - sono arrivati armati fino ai denti, con due coltelli e persino di una pistola. Manco dovessero rapinare una banca o affrontare una belva feroce! Il loro obbiettivo era molto più modesto: alleggerire del denaro, di capi di vestiario appetibili e di qualche aggeggio elettronico (telefonini e Ipod) un gruppetto di 15enni. Tre contro tre, ragazzi contro ragazzi. E i pivellini che, davanti a quei tipi più grandi di loro di almeno tre anni, per poco non se la facevano sotto per la paura.
Corso XXII marzo, davanti al Mc Donalds via Pietro Calvi, qualche minuto dopo la mezzanotte di sabato. I tre 15enni vengono raggiunti dai loro aggressori che, mostrando coltelli e pistola li costringono a seguirli e a entrare in un portone nella vicina via Pietro Calvi dove avviene la consegna: è lì, infatti, che i teppisti si fanno consegnare dai tre ragazzini un cellulare, un giubbotto, un Ipod e una trentina di euro. Poi scompaiono, lasciandoli in preda al panico.
Quando le tre vittime si riprendono dallo spavento corrono a casa da mamma e papà. «Aiuto! Ci hanno rapinato! Chiamate il 112!».
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