La «baby-gang» terrore degli anziani

Si nascondevano tra i cespugli dei parchi pubblici. Poi, come belve, balzavano allo scoperto scagliandosi contro l’anziano di turno, picchiandolo con una ferocia inaudita.
Tre ragazzini rom erano diventati nel giro di dieci giorni l’incubo dei pensionati di Centocelle, Tor Pignattara e del Prenestino. Li seguivano come ombre, approfittando del buio della sera, poi li pestavano, usando spesso anche bastoni di legno per strappar loro oggetti d’oro e denaro, a volte solo pochi spiccioli.
La baby gang romena è stata individuata e fermata dagli agenti del commissariato Prenestino al termine di minuziose indagini. Gli investigatori avevano capito, infatti, che esisteva un filo conduttore dietro alle rapine avvenute negli ultimi tempi nei parchi pubblici della zona est della capitale. Undici erano state le denunce presentate dagli anziani, tutti aggrediti tra il 18 e il 30 settembre nelle ore notturne, ma le rapine potrebbero essere state molte di più perché non è escluso che qualcuno abbia avuto paura, fino ad oggi, di raccontare l’aggressione alla polizia.
Quello che è certo è che le vittime venivano scelte con minuziosa attenzione. Tutti anziani, notati dai balordi mentre portavano a spasso il cane o magari si avvicinavano ai cassonetti per gettare l’immondizia. Mentre erano di spalle, i poveretti venivano aggrediti e picchiati finché non restavano a terra privi di sensi. Poi i banditi fuggivano, facendo perdere le tracce. Il bottino frutto di questa inaudita violenza, però, non supera in totale gli 800 euro tra contanti, oggetti in oro e cellulari.
La rapina del 30 settembre, effettuata insolitamente intorno alle 16, è stata fatale per due dei tre rom. La banda ha accerchiato B.M., 72 anni, spingendolo per una scalinata del parco Maria Teresa di Calcutta a Centocelle. Ma gli agenti del Prenestino, che da giorni avevano intensificato i controlli in zona, si sono accorti di quanto stava succedendo. Hanno inseguito due dei tre balordi, un quindicenne e un diciassettenne e sono riusciti a bloccarli. Il terzo componente della gang, un uomo di 26 anni ritenuto dagli agenti il capo, è riuscito invece a fuggire ed è attualmente ricercato. I baby rapinatori non avevano un lavoro e vivevano in baracche fatiscenti, tra via Collatina e via Palmiro Togliatti.
«L’assurda ferocia con la quale questa banda di malviventi si accaniva sulle vittime, rapinandole e malmenandole senza alcuno scrupolo, lascia basiti - ha commentato il consigliere comunale Roberto Cantiani -. L’individuazione da parte degli agenti dei responsabili di questi crimini libera finalmente gli anziani da un incubo».
«È agghiacciante l’attività di questa baby gang - ha aggiunto il delegato del sindaco per le Politiche della Sicurezza Giorgio Ciardi -. Non possiamo che riflettere sui danni apportati da una politica sull’immigrazione basata su un colpevole lassismo di chi, in nome dell’accoglienza indiscriminata, si è lavato le mani delle proprie responsabilità, scagliando spesso su soggetti deboli, come gli anziani, il costo di scelte più che discutibili».

«In nome di un filantropismo di maniera, infatti - ha aggiunto Ciardi - si sono create condizioni di pericolo che invece una politica di maggior rigore sul tema dell’accoglienza e dell’immigrazione avrebbe evitato, intervenendo in maniera decisiva sulla sicurezza e garantendo ai cittadini maggiore serenità e possibilità di vivere senza timori il proprio quartiere.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica