La Baistrocchi strapazza usi e costumi dei politici

Edoardo Quistelli, che con i suoi ventisei anni di interpretazioni e parodie può dirsi definitivamente un mostro sacro della compagnia goliardica Baistrocchi, lo aveva annunciato: «Stavolta la nostra rivista teatrale si è praticamente scritta da sola. Con tutto quel che è successo nel 2006, ci è bastato mettere assieme i discorsi di alcuni politici e qualche ritaglio di giornale per avere il copione bell'e pronto».
Che poi è un po' quel che succede ogni anno che Iddio manda sulla Terra: scandali, manovre finanziarie, pittoreschi uomini (o donne, o nessuno dei due: vi dice niente la spassosa polemica sui bagni di Montecitorio?) politici, presunti famosi. C'è l'imbarazzo della scelta: tutti in fila apposta per farsi sbeffeggiare dai goliardi che, d'altra parte, non dimenticano di prendere in giro pure se stessi. Le famosissime «12 vomitable girls 12» esibiscono spensieratamente, nelle varie e curatissime coreografie del regista Piero Rossi, gli immancabili costumi da ballo che evidenziano pance villose, gambe da cicloturisti in debito d'ossigeno, fisici da zero a zero.

Un formidabile spot contro il complesso del brutto anatroccolo che affligge troppi uomini: siamo così? E chi se ne frega, facciamoci una risata su.
Ben venga, dunque, il rito natalizio dello spettacolo firmato dalla Baistrocchi, appuntamento immancabile per ogni genovese. (...)
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