Mario Balotelli ha detto che sarebbe anche disposto a tornare all'Inter se solo avesse la certezza che i tifosi non gli sfascino l'automobile. Ha tutte le ragioni del mondo ma non deve preoccuparsi, i tifosi sanno benissimo che certe incombenze a Mario piace risolverle in prima persona. Ha detto anche che la serie A non gli manca e non ci pensa nemmeno a tornare in Italia, sta troppo bene a Manchester. Per tornare da Moratti bisogna che se ne vadano prima Branca e il clan argentino.
Per lo meno Mario non ha sparato a zero su Corso Vittorio Emanuele e poi ha anche parlato di Milan, il suo amore calcistico: «Nel Milan ci sono tanti campioni con cui è bello giocare insieme, è una bella squadra ma al momento non ci vado». Quindi Adriano Galliani prosegue la trattativa con il Catania per il prestito a gennaio a costo zero e diritto di riscatto a giugno dell'attaccante argentino Maxi Lopez. Montella gli preferisce Bergessio, punta centrale atipica, meno statico, più propenso a ripiegare, per Maxi Lopez la strada è sbarrata da tanta panchina ma non si illuda di venire al Milan e fare il titolare. La trattativa è comunque avanzata. Ma le alternative non mancano, Didier Drogba, l'ivoriano del Chelsea logoro dall'esperienza in Premier League è una di queste: Abramovich gli ha dato via libera a patto ci sia una squadra che gli paghi lo stipendio (6,5 milioni l’anno) e non sarà facile trovarla. Su Del Piero c'è una sorta di gentleman agreement che impedisce il discorso, Borriello è complicato, questione di ingaggio e cartellino, Amauri al Milan non è così semplice anche se la Juve sogna di liberarsi al volo dei 3,8 mln di stipendio e lo porterebbe a Milano approfittando delle piene di questi giorni. Adrian Mutu sarebbe una follia, ormai non più sopportato a Cesena.
La rivoluzione in atto all'Inter sta continuando sotto traccia, sono in arrivo novità grosse ma nel frattempo via dalla lista i big malvisti dal clan di cui sopra e che hanno ingaggi che ora la serie A non può permettersi. Dal Genoa Kucka probabilmente a gennaio e Viviano in proiezione, Fredy Alejandro Guarin Vasquez, colombiano di Medellin e centrocampista del Porto è qualcosa di più di una pista. Va in scadenza a giugno 2004 e il Porto vuole uno sproposito ma non ha clausola rescissoria, non ha accettato il rinnovo e vuole andarsene, gioca mezz'ala destra, nel rombo di Ranieri farebbe il terzo, non guadagna uno sproposito, è piazzato, e si è fatto un nome con i suoi assist. Il belga Hazard è un nome per depistare. Lasciamo perdere Carlitos Tevez. L'Apache si sta infilando in una storia senza fine perché Mansour e Mancini intendono gratinarlo a fiamma bassa. L'associazione calciatori inglese gli ha ridotto a 400mila sterline la maxi multa per essersi rifiutato di scendere in campo e lui dalla felicità è sbarcato all'aeroporto di Ezeiza con la figlia: «Ho bisogno di riposo».
Bene, ne avrà, l'ultima è di Riquelme che ha organizzato una questua per portarlo al Boca Juniors, costa 50 milioni, ha un ingaggio di 8, anche per un prestito occorre pagare una «tangente» alla MSI, società che lo gestisce. Piuttosto c'è Leonardo che vuole a Parigi Ancelotti e anche i tenori di De Laurentiis, al termine di questa stagione è possibile che qualcosa si porti a casa. La Juve è sul centrale difensivo Hummels del Borussia, considerato uno dei migliori nel suo ruolo, cerca di sdoganare anche Iaquinta, ci sta ripensando per Quagliarella.
Un nome buono per tutti è Yan N'Villa, 21 anni, origini congolesi del Rennes, considerato il nuovo Patrick Vieira, tutta la trafila nelle giovanili e ora nazionale francese. Lui vuole andarsene, il Rennes vuole 20 milioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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