Banca Leonardo incorpora Rasfin e vola a Madrid

Banca Leonardo si prepara al 2009 in una nuova veste: a giorni il patron della banca, Gerardo Braggiotti, aggiungerà alle sedi estere di Leonardo & CO, controllata dalla Banca, (Parigi, Francoforte e Amsterdam) anche quella di Madrid. In una sorta di replica del modello di banca-boutique finanziaria che ha illustri predecessori quali Lazard, Rothschild e Mediobanca. Poi, entro fine anno, Rasfin (Sim rilevata dal gruppo Allianz nel febbraio scorso per rafforzare il capital market), verrà incorporata nella capogruppo (ieri è iniziato il processo di fusione). Ma mentre il core business - anche in termini di «notorietà» mediatica - resta l’attività di financial advisory (recente la consulenza per il riassetto delle partecipazioni di Romain Zaleski), la novità è l’ingresso in forza nel settore del family office tramite la Gbl Fiduciaria.
Lanciato a settembre con l’arrivo in Gbl Fiduciaria del consigliere delegato Franco Aletti, che da pochi giorni è stato affiancato da Roberto Notarbartolo (già numero uno di Rasfin) alla presidenza, il settore del family office è ancora poco sviluppato in Italia. Ed Aletti ha proposto a Braggiotti di svilupparlo in Banca Leonardo, tramite la fiduciaria, così da sfruttare tutte le potenzialità: dalla fiduciaria statica fino alle più complesse consulenze personalizzate. In altri termini, Gbl Fiduciaria offre ai suoi clienti un servizio consulenze, finalizzate a ottimizzare l’allocazione strategica del patrimonio complessivo. A partire dalla più elementare schermata fiduciaria dei beni di proprietà, per arrivare fino a una completa consulenza sulla pianificazione del patrimonio, sotto i profili finanziari e di governance, nell’ottica della conservazione e dell’implemento del patrimonio nel medio-lungo termine. Le gestioni eventualmente individuate nell'ambito dell'asset allocation suggerita, non fanno capo alla fiduciaria, ma sono sempre di «terzi» (inclusa la stessa Banca Leonardo).
Il team di Notarbartolo e Aletti è composto da 8 professionisti che, in casi specifici, si avvalgono anche di consulenti esterni, in collaborazione con quelli privati dei clienti stessi.

I «target» tipo del family office di Banca Leonardo partono da patrimoni diversificati di una certa consistenza e possono essere imprenditori con problematiche di identificazione dei rischi, piuttosto che relative alla successione familiare.

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