![Panetta: “Il risiko bancario può fare bene al sistema”](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/15/1739616565-ilgiornale-20250215114906926.jpg?_=1739616565)
Le Ops che stanno scuotendo il sistema bancario italiano sono una strategia “difensiva” nei confronti di una congiuntura che vedrà inevitabilmente ridursi la marginalità anche a causa della riduzione dei tassi di interesse. Una volta che saranno notificate alla Banca d’Italia (tranne Mps-Mediobanca per cui è già stato presentato il prospetto in Consob le, altre - da Unicredit-Banco Bpm a Bper-PopSondrio - sono ancora in fase embrionale), saranno valutate in base alla loro aderenza alla normativa macroprudenziale. È quanto ha sottolineato il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, nel suo intervento al 31simo Convegno Assiom Forex a Torino.
“Queste operazioni sono favorite in primo luogo dall’abbondanza di capitale in eccesso nel settore bancario”, ha detto Panetta sottolineando che “la prospettiva di un restringimento dei margini sull’attività di prestito, legata alla diminuzione dei tassi di interesse, spinge gli intermediari a ricercare economie di scala o sinergie produttive”.
Un fattore positivo è la creazione di gruppi di dimensioni maggiori considerato che – nonostante le integrazioni degli anni scorsi – il comparto italiano si presenta ancora molto frammentato. “Le operazioni annunciate – ha proseguito il governatore - ridurrebbero il divario dimensionale tra i principali intermediari italiani e i concorrenti europei. In Italia il valore medio dell’attivo delle prime cinque banche è quattro volte inferiore rispetto a quello delle banche francesi e una volta e mezza più basso di quello degli intermediari spagnoli e tedeschi”. Sebbene in generale nel settore bancario le grandi dimensioni comportino sia vantaggi sia alcune criticità ben note, queste operazioni possono essere inquadrate in una prospettiva di integrazione e consolidamento del mercato europeo.
Panetta ha voluto ricordare che i promotori “non sono tenuti a informare preventivamente le autorità” come invece accadeva fino a una ventina d’anni fa per cui le Opa era soggette a un’autorizzazione preventiva. Ora, ha sottolineato il numero uno di Via Nazionale, la risposta è essenzialmente affidata al mercato.
“La Vigilanza – ha ribadito Panetta - verifica la conformità alle normative italiane ed europee, valutando la capacità di ciascuna operazione di dar vita a intermediari solidi, efficienti e capaci di operare secondo principi di sana e prudente gestione al servizio dell’economia reale e senza compromettere la stabilità finanziaria. Nel rispetto di questi criteri, l’esito delle operazioni è affidato alle dinamiche di mercato e alle scelte degli azionisti”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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