Roma - Fuochi incrociati tra il governatore pugliese, Nichi Vendola, e il capogruppo del Pdl a Palazzo Madama, Maurizio Gasparri. Al centro le indagini della magistratura barese sugli appalti sanitari. Così, dopo un lungo botta e risposta, il presidente della Regione Puglia citaper danni il senatore del Pdl invitandolo ad occuparsi del "marciume che emerge nel centrodestra". Ma Gasparri fa spallucce: "Vendola si dimetta".
L'attacco di Gasparri "Se la magistratura barese di fronte allo scempio della sanità pugliese fatto dalla sinistra, esita nell’indagare, il presidente della Giunta Vendola non potrà evitare la sua interdizione". Gasparri dà due possibilità: "O è coinvolto nel disastro, come ci appare evidente essendo la sanità la sostanza del potere regionale, o non si è accorto di nulla, ipotesi risibile, e allora la sua palese inadeguatezza a ruoli pubblici dovrebbe portare ad un suo formale esautoramento". L'esponente del Pdl spera, infatti, che "compagni e parenti dei compagni travestiti da magistrati non impediscano questo epilogo".
Vendola denuncia Gasparri Di tutta risposta è stata annunciata una citazione per danni contro il capogruppo dei senatori del Pdl da Vendola. "Le sue accuse vergognose - sottolinea Vendola - sono la dimostrazione che per lui e i suoi accoliti sia inconcepibile l’idea che si possa svolgere una funzione istituzionale senza ricorrere al ladrocinio. In sostanza, o uno è fesso oppure è un delinquente". "Gasparri piuttosto - conclude Vendola - dovrebbe occuparsi maggiormente del marciume che emerge dall’inchiesta della Procura barese e che coinvolge, senza alcun beneficio di inventario, una folta rappresentanza del rampantismo della destra locale".
Gasparri chiede le dimissioni La citazione per danni non scalfisce, tuttavia, Gasparri che, però, chiede le dimissioni del governatore pugliese. "Se fosse meritevole di una replica Vendola, noto utente del turpiloquio, gli direi - afferma in una nota il senatore del Pdl - che la sua gestione politica sta affondando sia sotto il profilo dei risultati che della moralità. Ma non merita repliche". Per Gasparri, quindi, "i fatti sono chiari. Il caso Tedesco e il caso Vendola confermano il tracollo della sinistra.
La sua arroganza e la sua certezza di impunità si fondano su una storia tutta da scrivere della magistratura pugliese. Ha poco da urlare. Si dimetta. E' un fallito - conclude la nota di Gasparri - sotto il profilo politico e morale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.