Baseball, i Cardinals bruciano i Rangers nelle World series

Per il secondo anno consecutivo, Texas perde la finalissima del torneo. L'anno scorso fu sconfitta dai Giants all'ultimo atto, stavolta è toccato a St. Louis scippare la coppa dopo essere stata in svantaggio ed essersi qualificata alla fase finale come migliore seconda

E undici. Il titolo arriva all'alba italiana. Il baseball americano, il baseball vero, chiude il sipario e dà appuntamento ad aprile. E undici perche' le World series vanno ai Cardinals. Cioe' St. Louis, la città del jazz. Missouri. America centrale. Un città lontana dai circuiti più frequentati, nondimeno una città che trasuda musica. E baseball. Perche' se gli Yankees di New York sono e restano i pluri-titolati, ben 27 coppe, un team storico in cui hanno militato i nomi più famosi del baseball, St. Louis è l'unico che tiene bordone. Perche' loro, i Cardinals, con quello arrivato venerdì sera, hanno messo in bacheca l'undicesimo trofeo. Gli altri sono tutti dietro.
Eppure, ai nastri di partenza nessuno accreditava i Cardinals per il successo finale. Neppure, forse, loro stessi. Loro che nella regular season non hanno certo brillato e, alla fase finale del prestigioso campionato, sono arrivati strappando la «wild card». Ovvero il passaporto riservato alla migliore seconda del raggruppamento. Quello che non è riuscito nemmeno ai Red Sox di Thomas Di Benedetto, il nuovo patron della Roma, che, dopo una campagna acquisti faraonica, ha portato sul diamante i migliori giocatori americani senza tuttavia qualificarsi per le fasi finali. Arrivata così, alla chetichella, St Louis non si è preclusa alcun traguardo. Ha messo in fila i passi. Uno dopo l'altro. Vedendo dove portano. E hanno portato lontano. Molto lontano.
Altri ora trangugiano veleno. Gli Yankees, ad esempio. Che con una regular season a passo di carica, sono poi crollati proprio quando occorreva dimostrare di essere i più forti. I Red Sox che, come detto, hanno fallito tutto il fallibile. Tampa Bay Ray che stanno ricostruendo la squadra dopo un'ampia ventata di rinnovamento giovanile. I Phillies, negli ultimi due anni un po' appannati. I campioni uscenti, i Giants, mai stati protagonisti di questa annata di baseball. E soprattutto loro. Loro, i Texas rangers. Di Arlington. Culla di memorie storiche. E da due anni giunta a sfiorare quella coppa stregata. Sarebbe la prima. Non lo è stata l'anno scorso quando i Rangers furono bruciati dai Giants all'ultimo inning. Non lo è stata quest'anno quando i Rangers sono stati battuti dai Cardinals nell'ultima partita che erano arrivati a condurre 3-2. O nel match precedente perso all'undicesimo inning dopo essere stati lungamente in vantaggio.

Forse ci riproveranno l'anno prossimo. Non sarà facile perche' ad essere arrabbiati saranno in molti. Per ora però la festa è a St. Louis che, senza crederci, ha messo le mani sulla coppa. E ha affogato la gioia in un mare di birra.

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